Il bollettino odierno dell’Inmi Spallanzani di Roma registra 99 pazienti positivi ricoverati, “un lieve incremento dei ricoveri fuori dalla terapia intensiva e anche in terapia intensiva dove l’età media è arrivata a 54 anni”. E’ il commento di Francesco Vaia, direttore sanitario dello Spallanzani. “Sbaglia chi dice che non bisogna spendere soldi per fare i test. In questo momento bisogna investire nei test”, avverte Vaia. “Dei 12 pazienti attualmente in terapia intensiva 10 sono stranieri: tre bengalesi, quattro peruviani, un iracheno, un nigeriano e un ucraino – precisa – Solo due, quindi, sono italiani. Come comorbidità prevalgono l’obesità e l’ipertensione arteriosa”
“Questo è il tempo dell’osservanza vigile delle regole – avverte Vaia – A Formia, al mercato ittico, ci sono stati degli atteggiamenti veramente irresponsabili e, tra l’altro, da parte di adulti”. Sulle misure per contestare l’incremento dei casi, il direttore sottolinea che “bisogna intervenire chirurgicamente e non chiudere tutto”.
“La sorveglianza attiva e l’isolamento sono i due segreti del successo – chiosa il direttore – Per evitare un aumento vertiginoso dei casi bisogna svolgere queste due attività e la gente deve contribuire sottoponendosi al test con spirito di collaborazione. Insomma, è lo spirito del lockdown che va ripreso. Le persone si devono anche autoisolare quando ci sono i sintomi – conclude – In questo momento va potenziata l’attività territoriale, bisogna andare a cercare il virus”.