“A questo punto allarghiamo la visuale. Siamo moderatamente soddisfatti. Se dopo aver sentito i testimoni, se necessario ci saranno interrogatori o dichiarazioni spontanee, valuteremo”, ha detto in conferenza stampa a Catania, Giulia Bongiorno, legale di Matteo Salvini al termine della prima udienza per il caso Gregoretti.
“Abbiamo ribadito che non esiste un obbligo di sbarco immediato. Esiste una flessibilità che e’ parte degli accordi tra gli stati membri”, ha detto ancora l’avvocato.
“Abbiamo sottolineato – ha aggiunto- che la procedura che è stata utilizzata nel caso della Gregoretti non era una iniziativa estemporanea di Salvini che era improvvisamente impazzito: la scelta di attendere prima di fare sbarcare i migranti, si inseriva in una procedura prevista anche nel contratto di governo e dal Consiglio del 18 giugno 2018”. “Una procedura – ha sottolineato- che prevede un tempo di due settimane, ben piu’ lungo dunque di quello utilizzato da Salvini”.
“Noi abbiamo chiesto solo di sentire il ministro Lamorgese. Non abbiamo chiesto di sentire gli altri”, ha poi affermato Bongiorno.