In Vaticano si rafforza l’attività di vigilanza sui flussi finanziari. Oggi infatti è stato pubblicato dalla sala stampa della Santa Sede il decreto del presidente del Governatorato, card. Giuseppe Bertello, con il quale sono state apportate modifiche alla Legge XVIII, dell’8 ottobre 2013, in materia di trasparenza, vigilanza ed informazione finanziaria.
Carmelo Barbagallo, presidente dell’Autorità di Informazione Finanziaria, l’istituzione competente della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano per la lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo, ha spiegato a Vatican news: “Le ultime modifiche si inseriscono in una complessiva strategia finalizzata a rendere sempre più trasparente la gestione delle finanze vaticane, in un quadro di controlli intensi e coordinati. E un percorso che subisce un’accelerazione a partire dal 2010, con la nascita dell’Autorità di Informazione Finanziaria, e che trova la sua più recente e significativa espressione nel motu proprio del 1° giugno e nell’ordinanza del 19 agosto 2020, riguardanti rispettivamente le procedure di aggiudicazione dei contratti pubblici e l’obbligo di segnalazione di attività sospette da parte delle organizzazioni di volontariato e delle persone giuridiche”.
“Coerentemente con tale percorso, sono stati con la Legge XVIII ancora più rafforzati i meccanismi di difesa e i controlli degli enti che, nell’espletamento delle loro nobili finalità, sono a vario titolo interessati da flussi finanziari (enti senza scopo di lucro, persone giuridiche, organizzazioni di volontariato, autorità pubbliche)”, spiega ancora Barbagallo.