Nobel per l’Economia a Paul Milgrom e Robert Wilson  

Il premio per le Scienze Economiche 2020 assegnato dalla Banca Centrale di Svezia è stato attribuito quest'anno a Paul Milgrom e Robert Wilson per la ricerca dei "modelli di vendita all'asta di beni e servizi difficili da vendere in maniera tradizionale,...

Il premio per le Scienze Economiche 2020 assegnato dalla Banca Centrale di Svezia è stato attribuito quest’anno a Paul Milgrom e Robert Wilson per la ricerca dei “modelli di vendita all’asta di beni e servizi difficili da vendere in maniera tradizionale, come le frequenze radio”. “Scoperte – si legge nella motivazione della Riksbank – di cui hanno beneficiato venditori, acquirenti e contribuenti di tutto il mondo”. 

Il riconoscimento è stato assegnato dalla Sveriges Riksbank, la Banca Centrale Svedese, in memoria di Alfred Nobel. Il premio Nobel per l’Economia è infatti ufficialmente il premio della Banca Centrale di Svezia per le scienze economiche in memoria di Alfred Nobel e viene assegnato dal 1969, in seguito all’istituzione da parte della Sveriges Riksbank – che in quell’anno festeggiò i 300 anni dalla sua fondazione – di uno speciale fondo di dotazione per il conferimento del premio. Questo premio non era previsto dal testamento di Alfred Nobel, ma viene gestito dalla Fondazione Nobel e consegnato assieme agli altri premi.  

Il premio per le Scienze Economiche quest’anno è diviso a metà fra due accademici statunitensi, entrambi professori alla Stanford University. Paul R. Milgrom, nato il 20 aprile del 1948 a Detroit, è un esperto della teoria dei giochi, ed è anche attivo in ambito imprenditoriale avendo fondato diverse compagnie, fra cui una Auctionomics, specificatamente dedicata alla fornitura di software per la gestione di aste. 

Robert B. Wilson, nato nel 1937 a Geneva, è professore emerito a Stanford, dove ha insegnato dal 1964 (e dove ha avuto fra i suoi allievi lo stesso Milgrom). 

“Robert Wilson è stato il mio supervisore della tesi di dottorato, quindi sono molto contento di dividere il premio con lui. Stamattina io dormivo profondamente, lui è venuto e ha bussato alla mia porta per dirmi che il comitato del Nobel stava cercando di mettersi in contatto con me, per dirmi che ero co-vincitore del premio”. Queste le prime parole pronunciate da Paul Milgrom nella sua prima intervista concessa a Rainews24, subito dopo l’assegnazione del prestigioso riconoscimento. Al suo fianco la ricercatrice italiana Silvia Console Battilana con cui collabora da anni. 

Il premio “non avrà un grande impatto sulla mia vita – ha detto ancora Milgrom – io insegno, faccio ricerca, lavoro con Auctionomics, per far utilizzare le nostre idee in modo da migliorare l’allocazione delle risorse nel mondo, e continuerò a fare le stesse cose”, ha aggiunto il premio Nobel intervenuto in diretta dall’Università di Stanford dove insegna Scienze umane e sociali. 

Alla base degli studi di Paul Milgrom e Robert Wilson c’è il funzionamento delle aste, in cui – come si legge nelle motivazioni – oggi finiscono beni e servizi come titoli, minerali, energia ma anche appalti pubblici. In questo contesto “l’analisi è difficile, perché gli offerenti si comportano in modo strategico, sulla base delle informazioni disponibili. Prendono in considerazione sia ciò che sanno che ciò che credono sappiano gli altri offerenti”. In questo contesto, Robert Wilson ha sviluppato la teoria per le aste di oggetti con un ‘valore comune’. “Un valore che è incerto a priori ma, alla fine, è uguale per tutti. Ad esempio per includere il valore futuro delle frequenze radio o il volume di un minerale in una particolare area. Nei suoi studi, Wilson ha mostrato come gli offerenti tendano a fare offerte inferiori alla loro migliore stima rispetto al valore comune” spaventati dalla ‘maledizione del vincitore’ ovvero dal timore di pagare troppo. Paul Milgrom, continua la motivazione, “ha formulato una teoria più generale di aste che non solo consente valori comuni, ma anche ‘valori privati’ ​​che variano da offerente a offerente. Ha analizzato le strategie di offerta in una serie di ben noti modelli di aste, dimostrando che un modello darà al venditore entrate attese più elevate quando gli offerenti conoscono di più i valori stimati l’uno dell’altro durante l’asta”.  

Nel tempo, le società hanno allocato sempre più oggetti complessi tra gli utenti, come slot di atterraggio e radio frequenze. In risposta a questa esigenza, Milgrom e Wilson hanno inventato nuovi modelli per la vendita all’asta di molti oggetti correlati contemporaneamente. Nel 1994, le autorità statunitensi hanno utilizzato per la prima volta uno dei loro modelli d’asta per vendere frequenze radio a operatori di telecomunicazioni. Da allora, molti altri Paesi hanno seguito l’esempio. 

“I premiati in Scienze Economiche di quest’anno hanno iniziato con una teoria di base e successivamente hanno utilizzato i loro risultati in applicazioni pratiche che si sono diffuse a livello globale. Le loro scoperte sono di grande beneficio per la società” ha commentato il presidente del comitato del premio, Peter Fredriksson.  

 

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