La misura del coprifuoco “non mi sento di escluderla perché penso che la dinamica che ha ripreso ad avere l’epidemia debba far considerare tutte le soluzioni”. Lo ha detto il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, ai microfoni di Zapping, su Rai Radio 1.
Lombardia a governo: “‘Coprifuoco’ dalle 23 alle 5”
“Oggi – ha spiegato Gori – abbiamo fatto una riunione con la Regione Lombardia e nel giro di qualche giorno si prenderanno decisioni di questo senso. In Francia “Macron ha preso una decisione molto drastica sull’area di Parigi – ha aggiunto il sindaco di Bergamo – dalle 9 di sera nessuno può più circolare se non per lavoro o necessità. Non credo ci sia bisogno di una misura così drastica in tutta la nostra regione però sono scelte che non si possono escludere nel momento in cui vogliamo tutti evitare un lockdown generalizzato e salvaguardare scuola e lavoro”.
Il provvedimento contenuto nel nuovo dpcm, che prevede che siano sindaci insieme a prefetti e governatori regionali a decidere di chiudere le piazze e le zone più a rischio per contenere la diffusione del coronavirus, “ritengo che non sia ben centrato”, ha detto ancora Gori, spiegando che “la chiusura non è una buona soluzione” e che a suo avviso “l’importante è far rispettare il divieto di assembramento”.
“Io – ha aggiunto – preferisco avere la collaborazione delle forze dell’ordine per evitare gli assembramenti piuttosto che dover piazzare agenti agli accessi di ogni piazza per chiuderla. Per Gori, la misura “non è fattibile con i mezzi della polizia locale”. Quindi ha aggiunto: “L’importante è che sia chiaro un punto: i sindaci non si sottraggono a nessuna responsabilità ma per questi interventi c’è bisogno di una collaborazione delle forze dell’ordine altrimenti non è realizzabile”.
Quanto alla nuova interpretazione del provvedimento da parte del governo, dopo la modifica del testo avvenuta nella notte, “credo sia molto più ragionevole” ha detto Gori, spiegando che domani terrà un incontro con il prefetto e il questore di Bergamo e con le forze ordine “per ragionare se è il caso di prendere provvedimenti di questa natura”.