L’ex dg della Sanità Lombarda, Luigi Cajazzo, è indagato dalla Procura di Bergamo insieme ad altri funzionari della Regione Lombardia nell’ambito dell’inchiesta con al centro la gestione della pandemia, le mancate zone rosse e in particolare il caso dell’ospedale di Alzano, prima chiuso e poi riaperto. Le acquisizioni di materiale che sono avvenute oggi, per lo più informatico e contenuto nei telefonini, conferma una fonte all’Adnkronos, hanno riguardato proprio Cajazzo e altri funzionari dell’assessorato Welfare, compreso l’assessore Giulio Gallera, che però non risulta indagato.
Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità e componente del Comitato tecnico-scientifico (Cts), è tra le persone coinvolte dall’acquisizione di documenti informatici (mail, chat) disposta dalla Procura di Bergamo ed eseguita oggi dalla Guardia di Finanza, secondo quanto si apprende da una fonte.
Brusaferro non è indagato: l’inchiesta dei magistrati di Bergamo riguarda il caso delle mancate zone rosse, con particolare riferimento alla gestione dell’ospedale di Alzano Lombardo.
“Nell’ambito delle indagini su Alzano Lombardo la procura di Bergamo ha acquisito materiale informativo nella disponibilità del presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, quale persona informata dei fatti, nella sede dell’Istituto” a Roma, rende noto l’Iss in una nota.