Torna Amazon Women for Innovation, borse di studio in 4 atenei 

Per il terzo anno consecutivo Amazon assegnerà la borsa di studio Amazon Women in Innovation, creata per aiutare le giovani donne provenienti da contesti meno avvantaggiati a soddisfare la propria ambizione di lavorare nell’innovazione e nella tecnologia. Amazon supporterà borse di...

Per il terzo anno consecutivo Amazon assegnerà la borsa di studio Amazon Women in Innovation, creata per aiutare le giovani donne provenienti da contesti meno avvantaggiati a soddisfare la propria ambizione di lavorare nell’innovazione e nella tecnologia. Amazon supporterà borse di studio nelle università delle città in cui si trovano il proprio Centro di Sviluppo, gli Uffici Corporate, Centri di Distribuzione, oltre che la sede del Customer Service: il Politecnico di Torino, il Politecnico di Milano, l’Università di Roma Tor Vergata e, da quest’anno, anche l’Università degli Studi di Cagliari. Tutte le borse di studio saranno offerte per l’anno accademico 2020/2021.  

Il progetto fa parte del programma Amazon nella Comunità e sostiene l’educazione di studentesse meritevoli per diventare leader del domani e per aver successo nell’economia digitale. Amazon Women in Innovation offrirà quindi un finanziamento di 6.000 euro all’anno, per tre anni, a quattro studentesse: una che intenda conseguire una Laurea in Ingegneria Matematica o Informatica presso il Politecnico di Milano, un’altra iscritta al Corso di Laurea in Ingegneria Informatica presso il Politecnico di Torino, una impegnata presso la facoltà di Ingegneria Informatica o di Ingegneria di Internet dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e una quarta iscritta al Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica, Elettronica e Informatica dell’Università degli Studi di Cagliari. Le Università sceglieranno le vincitrici in base a parametri di merito e di reddito, come specificato nel bando di gara.  

Oltre a supportare economicamente le studentesse per tre anni, Amazon metterà a disposizione una mentor, una manager di Amazon, per aiutare a sviluppare competenze utili per il lavoro futuro, come, ad esempio, le tecniche per creare un curriculum efficace o affrontare un colloquio di lavoro in Amazon o in altre aziende.  

“Con l’istituzione di queste borse di studio continuiamo ad aiutare giovani meritevoli a diventare leader nell’innovazione e ad avere successo nell’economia digitale, acquisendo gli strumenti utili ad affrontare le sfide del futuro – ha dichiarato Mariangela Marseglia, vp e Country Manager di Amazon in Italia e in Spagna-. Si conferma così il nostro impegno più ampio non solo nel garantire accesso all’istruzione e nel voler ispirare i giovani a provare le discipline informatiche, ma nel costruire un vero e proprio ambiente inclusivo, che passa anche dai percorsi accademici più tecnici, tradizionalmente poco accessibili alle ragazze”.  

“Si tratta di una preziosa occasione che permetterà al nostro Ateneo di favorire e incentivare le studentesse meritevoli garantendo loro un valido sostegno per il prosieguo del loro percorso universitario. Si inserisce a pieno titolo nelle politiche che l’Università di Cagliari sta portando avanti soprattutto negli ultimi anni: per questo abbiamo aderito con piacere all’iniziativa di Amazon”, commenta Maria del Zompo, rettore dell’Università degli Studi di Cagliari.  

“È attraverso lo stretto legame tra università e impresa che garantiamo reali opportunità di crescita alle ragazze, sia durante il percorso di studio che una volta inserite nel mondo del lavoro. L’iniziativa di Amazon, che il Politecnico accoglie con grande favore, rientra all’interno di un programma più ampio chiamato Girls@Polimi, che grazie al contributo delle imprese finanzia borse di studio per le ragazze iscritte ai percorsi di ingegneria, dove il divario di genere è più accentuato -afferma Donatella Sciuto, prorettrice del Politecnico di Milano–. Ci auguriamo che sempre più imprese seguano l’esempio di Amazon, non come gesto filantropico, ma come investimento sulla crescita delle prossime generazioni e del Paese”.  

“Le evidenze internazionali dimostrano che la qualità e l’innovazione nelle attività didattiche, di ricerca, di sviluppo e trasferimento tecnologico aumentano con politiche di gender equality, diversity e inclusione. Il capitale umano, che include sia le donne sia gli uomini, ha il potenziale per raggiungere l’eccellenza in tutte le discipline, comprese quelle Stem, valorizzando i diversi talenti. Diversità è eccellenza”, afferma Claudia De Giorgi, vicerettrice per la Qualità, il Welfare e le Pari Opportunità del Politecnico di Torino.  

“In un periodo nel quale si fa sempre più stringente e attuale la necessità di superare il gender gap nel mondo del lavoro – basti pensare che tra le linee guida per pianificare la gestione del Recovery Fund sono state inserite l’empowerment femminile e l’equità di genere – Amazon ha dimostrato di essere, ormai da anni, pioniere nelle ‘politiche di genere’. Il World Economic Forum ci dice che solo il 30% dei ricercatori sono donne e le studentesse sono ampiamente sottorappresentate nelle materie Stem. È nostro compito mettere in atto qualsiasi iniziativa che crei pari opportunità e che superi le diseguaglianze, ostacolo alla crescita e al benessere economico del Paese. Per questo motivo, anche quest’anno, aderiamo con convinzione ad ‘Amazon Women In Innovation’, offrendo alle nostre studentesse dei corsi di Laurea di Ingegneria Informatica ed Ingegneria di Internet la possibilità di accedere alla borsa di studio e al percorso di crescita umana e professionale nel campo dell’innovazione e della tecnologia”, dichiara il rettore dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” Orazio Schillaci. 

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