“Tutti parlano di Recovery Fund, ma in realtà è un Recovery and Resilience Facility: il che vuol dire che dobbiamo usare le risorse europee non solo per riparare i danni che la pandemia ha apportato alla nostra economia, ma anche per rendere il nostro Paese più resiliente, vale a dire in grado di resistere meglio e reagire agli choc e ai cambiamenti, che ancora si presenteranno”. Così Enrico Giovannini, portavoce Asvis, intervistato da Mario Mantovani, vicepresidente di Manageritalia, è intervenuto a ‘Dialogo sul futuro’, evento in streaming organizzato nell’ambito della 95ma Assemblea Nazionale di Manageritalia.
“Nel nostro Rapporto Asvis, frutto del lavoro di 600 esperti, tra cui quelli di Prioritalia (la Fondazione che valorizza l’impegno civile della comunità manageriale sull’intero territorio nazionale, ndr), abbiamo sottolineato che le linee guida Ue non ci chiedono solo progetti, ma anche riforme. Noi però -aggiunge Giovannini- da molto tempo non siamo abituati alla progettazione, soprattutto di lungo periodo”.
Tre le sfide da vincere, dice Giovannini, che è stato anche ministro del Lavoro: “La transizione energetica, innanzitutto: raggiungere il 55% di fonti rinnovabili al 2030 non è cosa da poco e noi ci presentiamo a questo appuntamento con un Piano non adeguato. Poi l’adattamento ai cambiamenti climatici: anche qui nessun piano. Infine la lotta alle disuguaglianze, tema che si è molto acuito con la pandemia: nessun piano per la formazione continua delle persone e l’adeguamento delle competenze. Insomma -conclude- rischiamo di avere i soldi, ma non i piani adeguati”.