Due manifestanti sono morti durante le proteste contro il nuovo presidente del Perù, Manuel Merino. Secondo i media locali, una delle due vittime è morta a Lima a causa di una lesione cerebrale causata dall’impatto di un proiettile sparato da un’arma non identificata. La morte del giovane è stata confermata dal Ministero peruviano della Giustizia e dei Diritti Umani che su Twitter ha assicurato che sarà offerta assistenza e consulenza legale alla famiglia del giovane al suo arrivo all’ospedale dove si trova la salma.
La seconda vittima, 24 anni, è morta per “un proiettile di arma da fuoco nel torace, a livello del cuore”. La Procura ha annunciato che indagherà su entrambe le morti.
Inoltre, i feriti sono 63, di cui 19 per inalazione di gas tossici, 14 con lesioni multiple, nove con ferite da proiettile, sette con ferite taglienti, uno con lesioni agli occhi e di 13 la diagnosi è sconosciuta, secondo i dati del ministero della salute. Anche due giornalisti che si occupano delle proteste sono rimasti feriti.
La polizia ha sparato contro i manifestanti lacrimogeni e pallottole di gomma, pratica denunciata da numerose organizzazioni internazionali dall’inizio delle proteste.