“Dobbiamo evitare la recrudescenza del virus all’inizio del prossimo anno. E i sacrifici degli italiani servono a questo. Abbiamo visto infatti che basta poco per ripiombare in situazioni pericolose, nei mesi estivi sono aumentati gli spostamenti e si è abbassata la soglia di attenzione e del rispetto delle regole e abbiamo pagato il prezzo. Ora nelle prossime settimane, dove con la pausa natalizia si riprendono le relazioni sociali, potrebbe essere un momento che ci rimette in difficoltà”. Lo ha affermato il ministro della Salute Roberto Speranza, ospite della nona edizione dell’Healthcare Summit del Sole 24 Ore.
I tempi della campagna di vaccinazioni anti-Covid sono “subordinati ai tempi dell’autorizzazione dei vaccini da parte dell’agenzia regolatoria Ema. Dare delle date ora, senza avere ancora alcun vaccino approvato, credo non risponda ad un atteggiamento adeguato”, ha aggiunto Speranza, ribadendo: “Se tutto dovesse andare bene, il cuore della vaccinazione sarà fra la primavera inoltrata e l’estate”.
L’indice di contagio Rt “sotto 1, a 0.91, è una notizia importante, era l’obiettivo del Governo e delle Regioni. Averlo raggiunto è un primo segnale, un risultato importante che va rivendicato, ma non la vittoria. Non è finita, non siamo allo scampato pericolo”, ha quindi sottolineato il ministro. Il calo dell’Rt “significa che le misure adottate hanno prodotto effetti, ora non vanifichiamo gli sforzi fatti. Sarebbe bello, per chi governa, dire ‘torniamo alla normalità’, ma questa non è la verità. Ho sentito parlare di linea dura, linea morbida: questa è una linea necessaria’.