Recovery, bozza: sanità, green e scuola capisaldi di Conte 

La transazione energetica, la scuola, la cultura, la bellezza del nostro Paese, la riforma della giustizia e della P.A.. E ancora la sanità, su cui investire per rimettere in piedi il paese e vincere la sfida che ci attende. Questi alcuni...

La transazione energetica, la scuola, la cultura, la bellezza del nostro Paese, la riforma della giustizia e della P.A.. E ancora la sanità, su cui investire per rimettere in piedi il paese e vincere la sfida che ci attende. Questi alcuni capisaldi indicati dal premier Giuseppe Conte, nella premessa che accompagna la bozza del piano nazionale di ripresa e resilienza entrato in Cdm.  

“La modernizzazione dell’economia comporta il completo abbandono di paradigmi produttivi ormai superati per passare pienamente a una economia della conoscenza – scrive il presidente del Consiglio – Questo richiede prima di tutto e soprattutto competenze e quindi di concentrare gli sforzi sulla scuola, sugli studi superiori e professionalizzanti, sulla ricerca, sulla formazione. In secondo luogo, vogliamo rimuovere i principali ostacoli che impediscono al Paese e al suo ricco tessuto imprenditoriale di crescere come sa e può fare. Questo vuol dire innanzitutto affrontare con determinazione alcune riforme essenziali: quella della giustizia civile e penale, per garantire un’effettiva tutela dei diritti e degli interessi attraverso procedimenti snelli e processi rapidi; quella della Pubblica amministrazione, che si realizzerà anche grazie a un ampio ed efficace ricorso alle tecnologie digitali, riorganizzando di conseguenza l’offerta di servizi ai cittadini”. 

“Per realizzare la transizione verso un’economia rispettosa dell’ambiente – scrive ancora il presidente del Consiglio – innanzitutto proseguiremo sulla strada indicata dal Pniec e dagli ambiziosi obiettivi del Green Deal europeo e dell’agenda 2030. Il piano prevede interventi per aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili, migliorare l’efficienza energetica degli immobili, a partire da scuole e ospedali. Saranno promosse nuove forme di mobilità locale sostenibile e le grandi opere di completamento dei collegamenti ferroviari del Paese”.  

“Il PNRR ha azioni specifiche anche per migliorare la qualità dell’aria nei centri urbani, favorire l’economia circolare, mitigare i rischi di dissesto idrogeologico e ripulire le acque interne e marine. Questi interventi saranno anche un investimento nella ‘bellezza’ del nostro Paese, nei suoi borghi, nei suoi edifici storici, nelle aree verdi urbane e nella salvaguardia del territorio e delle foreste”. 

“Dobbiamo agire immediatamente per affrontare le disuguaglianze di genere, sociali e territoriali che affliggono il nostro Paese e che la Pandemia ha contribuito ad evidenziare. Il Piano prevede una decisa azione a favore della parità di genere, attraverso il sostegno all’occupazione e all’imprenditorialità femminile, l’attuazione di diversi interventi abilitanti, a partire da servizi sociali quali gli asili nido, e di adeguate politiche per garantire l’effettivo equilibrio tra vita professionale e vita privata”, rimarca ancora Conte. 

“Sarà rilevante anche l’impegno per ridurre la precarizzazione del lavoro e gli alti tassi di disoccupazione, che colpiscono soprattutto i giovani e, di nuovo – insiste il premier – le donne. Le linee d’azione individuate sosterranno la creazione di posti di lavoro, la formazione e la riqualificazione dei lavoratori, nonché il loro reddito durante le transizioni occupazionali. Per contrastare sacche di povertà e arretratezza, vecchie e nuove, sono previsti interventi mirati ai territori con maggiori fragilità, investimenti in housing sociale e per la resilienza e la coesione territoriale delle aree interne, montane e insulari del paese, senza trascurare il ruolo dello sport e della cultura nel rafforzare l’inclusione sociale”. 

“Il Pnrr contribuirà, insieme alle altre azioni del Governo già intraprese, a rafforzare la nostra sanità, così duramente colpita dalla Pandemia, per tutelare la salute di tutti. Due direttrici sono emerse come fondamentali: l’importanza dei presidi territoriali sociosanitari per una rete di assistenza diffusa e prossima ai cittadini e – indica ancora Conte – l’esigenza di promuovere l’ammodernamento tecnologico e strutturale degli ospedali progredendo al contempo nello sviluppo della telemedicina e promuovendo la ricerca di base e applicata in campo medico”. 

“Il PNRR per dare concretezza ai suoi obiettivi persegue molte linee di azione, sulle quali ci sarà il totale impegno del Governo, ma per il cui successo è necessario l’apporto di tutte e di tutti. Nella sua ricca articolazione il Piano ha una strategia chiara: il rafforzamento del capitale umano, naturale e sociale del nostro Paese, un principio cardine nella centralità della persona, con la sua libertà, le sue aspirazioni e la sua dignità che va tutelata sempre, nel mondo del lavoro come nella società, e un orizzonte di lungo periodo, come indicato dal nome stesso del programma Europeo: ‘la Nuova Generazione’ cui dobbiamo guardare perché ‘Non abbiamo ereditato la Terra dai nostri padri, ma l’abbiamo presa in prestito dai nostri figli'”, spiega il presidente del Consiglio. 

“Il nome stesso del piano straordinario europeo – Next Generation Eu – chiarisce quale debba essere la prospettiva. Nelle parole della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen si tratta ‘non solo di riparare e recuperare l’esistente, ma di plasmare un modo migliore di vivere il mondo di domani’. Per l’Italia in particolare, oltre a recuperare il terreno perduto con la crisi pandemica, si tratta di voltare pagina rispetto al passato”, scrive ancora il premier Conte nella premessa della bozza del piano. “Non possiamo permetterci di ritornare allo status quo precedente a questa crisi – scrive ancora il presidente del Consiglio – L’Italia da oltre 20 anni fatica a tenere il passo delle altre economie avanzate. Il nostro Paese da tempo sconta tassi di crescita del prodotto e della produttività significativamente inferiori a quelli delle altre maggiori economie avanzate e insufficienti per garantire un miglioramento significativo del benessere dei suoi cittadini”. 

“La globalità e pervasività dello shock prodotto da virus chiamano a un coordinamento e una condivisione di sforzi. Fin dall’inizio della pandemia, l’Italia ha compreso prima di altri che l’Europa doveva essere protagonista in questa battaglia, che questa volta poteva e doveva dare una risposta forte e unitaria. Abbiamo insistito perché questa decisione venisse presa, ci abbiamo creduto nonostante più d’uno, anche in Italia, ritenesse assai improbabile un accordo”, rivendica quindi il presidente del Consiglio nella bozza. “Il piano finanziario straordinario approvato lo scorso luglio dal Consiglio Europeo è anche il frutto dei nostri sforzi: prevede risorse per 750 miliardi di euro, delle quali 380 a fondo perduto, che saranno raccolti con emissioni di titoli europei, per il 30% con “green bonds”. L’Italia ne sarà il primo beneficiario, con circa 209 miliardi di prestiti e sussidi”, sottolinea ancora il presidente del Consiglio. 

“Il nostro Paese – continua il premier – da tempo sconta tassi di crescita del prodotto e della produttività significativamente inferiori a quelli delle altre maggiori economie avanzate e insufficienti per garantire un miglioramento significativo del benessere dei suoi cittadini. Per uscire da questa crisi e per portare l’Italia sulla frontiera dello sviluppo europeo e mondiale occorrono un progetto chiaro, condiviso e coraggioso per il futuro del Paese, che permetta all’Italia di ripartire rimuovendo gli ostacoli che l’hanno frenata durante l’ultimo ventennio”. 

 

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