Covid, Arcuri: “Speriamo che Natale sia l’ultimo sacrificio” 

 

“La curva si sta congelando. Speriamo che Natale sia l’ultimo sacrificio”. Sono le parole del commissario straordinario Domenico Arcuri a proposito dell’emergenza Coronavirus in Italia. “I contagiati di oggi sono il 26% di meno della scorsa settimana. Da 4 settimane questa curva drammatica si è invertita. Le misure stanno funzionando, ma bisogna dire con la chiarezza di sempre che i numeri dicono anche altro: la curva non è scomparsa, il virus fatica a farsi annientare. Continua a combattere, a serpeggiare e a esistere. Prudenza, responsabilità e cautela devono essere le parole d’ordine in questi giorni e nei prossimi. A queste parole, vanno aggiunte anche pazienza e sacrificio. Lo dico soprattutto ai più giovani, capiamo bene cosa vi stiamo chiedendo. Ma siamo certi che capirete l’importanza di comportamenti responsabili per il vostro bene e per quello dei vostri cari. Non dobbiamo ripiombare nel buio proprio ora che si comincia a vedere qualche filo di luce. Sarebbe complicato iniziare la più grande campagna di vaccinazione, che la nostra generazioni ricordi, nel pieno di una non auspicata terza ondata”, aggiunge. 

“Domani pubblicheremo due avvisi per il reclutamento del personale sanitario che dovrà aiutarci nella somministrazione dei vaccini” annuncia Arcuri in vista dell’avvio della campagna di vaccinazione che inizierà a fine gennaio. “Faremo una call aperta, chiederemo di darci una mano. Ci aspettiamo al picco della campagna di poter utilizzare fino a 3mila medici e fino 12mila infermieri. In Italia ci sono fino a 10mila neolaureati in medicina ogni anno, non tutti sono riusciti ad avviare l’attività di specializzazione. Ci sono gli specializzandi e medici in pensione ancora nella piena capacità di esercitare il loro lavoro. Faccio un appello a queste categorie: dateci una mano”. 

“Facciamo il tifo affinché in tutti i paesi dell’Unione la campagna di vaccinazione possa avere inizio nello stesso giorno, siamo confidenti che questo accadrà. Quando succederà? Mi fermerei a ribadire le date ufficialmente note. Il 29 dicembre l’Ema approverà auspicabilmente il vaccino Pfizer, il 12 gennaio quello Moderna. Poi gli enti certificatori dei singoli paesi dovranno procedere all’approvazione, noi siamo pronti affinché l’Aifa possa fare questo velocissimamente. Pfizer dovrà far pervenire le prime dosi in tutti i paesi d’Europa. Noi siamo pronti affinché questo accada qualsiasi giorno dopo il 29 dicembre”. “Una data? Mi ricondurrei alle categorie del sogno e per mestiere faccio fatica a sognare – conclude -. In Italia siamo pronti né più né meno degli altri paesi europei”. 

 

 

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