“Il nostro Rt ieri era 0,64, quello della Lombardia è 0,8, significa che se riaprono la Lombardia devono necessariamente prima riaprire la Calabria. Tra oggi e domani il ministro Speranza dovrebbe prendere la decisione, ma è una decisione che è nei numeri”. Lo ha detto nel corso di una diretta Facebook il presidente facente funzioni della regione Calabria, Nino Spirlì, rispondendo a una domanda sull’ipotesi di collocare la Calabria in zona gialla.
“Però ripeto – ha aggiunto Spirlì -, spero che la Calabria diventi ‘zona gialla’, ma diventare ‘zona gialla’ cambia poco. Nel senso che è vero che riaprono tutte le attività, e questa è una cosa importantissima, ma il singolo cittadino calabrese e anche le famiglie calabresi dovranno comunque sempre ricordarsi del fatto che essere in ‘zona gialla’ non significa tana libera tutti, non funziona in questo modo. Il comportamento è importante, perché la ‘zona gialla’ molto spesso viene presa come una sorta di festa. Ma in ‘zona gialla’ serve un comportamento sempre perfetto, perché quando si è lì è importante non ritornare in ‘zona rossa’, non creare i presupposti perché la gente torni a patire, torni a soffrire”.
Poi Spirlì ha concluso: “Quindi speriamo di essere ‘zona gialla’, e però dentro di noi ci deve essere una costante allerta ‘rossa’, perché altrimenti corriamo il rischio di radunarci e di perdere il controllo, abbassare la mascherina o addirittura levarla, non disinfettarci più le mani con costanza ma soprattutto” si rischia di dimenticare “quella cosa che a noi sta pesando tanto, che è il distanziamento”.