“Salvini ha sempre cercato di spaccare il Paese, di spaccare le opinioni tra bianchi e neri”. Lo ha detto il capo politico del M5S, Vito Crimi, ospite a SkyTg24. Sulle polemiche sollevate dal centrodestra e dalla Lega in particolare, sul decreto che modifica le norme sull’immigrazione, correggendo i decreti Salvini, Crimi ha osservato: “In realtà è stata l’opposizione a bloccare i lavori – ha spiegato riferendosi alle argomentazioni del centrodestra, secondo cui non è una priorità del Paese rimettere le mani sui dl Sicurezza – ricordo che quei decreti nascevano proprio da una sollecitazione del presidente della Repubblica”.
Poi, commentando le sollecitazioni del segretario del Pd a governo e maggioranza per un rilancio dell’azione politica comune, Crimi ha evidenziato: “Zingaretti non parla di rimpasto né di nomi, ma di cose da fare. Il rilancio di cui parla il segretario Pd è lo stesso che intendiamo noi, Zingaretti afferma cose che condividiamo. Occorre far percepire che il governo sta lavorando e quindi, anziché concentrarsi sulle beghe della governance del Recovery fund, chiudiamo al più presto possibile il piano e diciamo quante sono le risorse e come le spenderemo”.
Sull’adesione o meno al Mes e sull’impiego dei fondi del Recovery “io credo che ci sia stato un percorso veramente partecipato per la costruzione della linea politica” nel M5S. La risoluzione elaborata dalla maggioranza “è ottima e quindi credo che quelli che hanno votato contro o si sono astenuti hanno votato contro i propri colleghi, hanno fatto venir meno il sostegno e il maggiore bisogno di unità. Quindi credo che ne debbano rendere conto ai colleghi” ha detto Crimi, parlando dei deputati e dei senatori che si sono astenuti o hanno votato contro la risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni del presidente del Consiglio.