“In questi minuti il Cts si sta riunendo per poter valutare la situazione epidemiologica ed eventuali nuove misure” per Natale. “La mia opinione è chiara: le nuove misure ci possono aiutare soprattutto nelle settimane delle vacanze di Natale ad evitare una terza ondata”, a scongiurare “una nuova recrudescenza”. A dirlo è il ministro della Salute Roberto Speranza, appena intervenuto al Tg3.
“Noi stiamo ragionando sulle due settimane delle vacanze di Natale: quello – ha spiegato ancora – è il periodo più complicato, in cui il tasso di spostamenti e relazioni si alza di molto, e dovremo stare più attenti”. “Ascolteremo con attenzione i nostri scienziati e l’auspicio è che in poco tempo si possano assumere ulteriori misure in grado di scongiurare una terza ondata”, ha detto Speranza. Quelli sul coronavirus registrati oggi in Italia “sono numeri ancora molto significativi. E’ vero che nelle ultime settimane c’è stata una lieve flessione, dovuta alle misure adottate. Però – avverte quindi il ministro – la battaglia non è assolutamente vinta e ci vuole ancora tantissima cautela; ci vuol poco a tornare indietro e a vanificare gli sforzi fatti nelle ultime settimane”.
“Dobbiamo assolutamente evitare gli assembramenti. E’ legittimo che le persone possano fare acquisti, ma dobbiamo evitare gli assembramenti, non andare tutti nello stesso posto. Quando si vede che ci sono luoghi con tante persone – raccomanda il ministro della Salute commentando le immagini dello scorso weekend – si devono evitare, se non vogliamo poi essere costretti a restrizioni molto dure”.
Per Speranza, “gennaio sarà il mese in cui apriremo le vaccinazioni in tutti i Paesi europei. L’Italia sta chiedendo un giorno” unico “per partire in tutti i Paesi europei, sarebbe il segnale giusto”. Però “il vaccino non arriverà subito per tutti: bisogna scegliere alcune categorie e poi ci vorrà un po’ di tempo per poter avere le dosi necessarie per tutti. A fine dicembre – ha ricordato – verrà autorizzata un’azienda farmaceutica, poi speriamo che nel giro di un po’ di tempo possano arrivare le autorizzazioni per le altre”. “Bisogna resistere, e le misure” anti-Covid “nel frattempo sono l’unica strada”, in attesa del vaccino, “per contenere il contagio”.