Altri 165 morti per coronavirus registrati in Veneto. A dirlo è stato il governatore Luca Zaia. “In Veneto abbiamo oggi più morti rispetto a marzo”, l’amara constatazione del presidente della Regione che oggi, nel corso del punto stampa alla sede della Protezione civile, ha spiegato come “nonostante tutti i dispositivi e protocolli, con le case di riposo blindate e con test a tappeto per ospiti e operatori la situazione è peggiorata con un aumento della mortalità. A marzo avevamo anche case di riposo Covid-free, senza casi di positivi, oggi invece la situazione è a macchia di leopardo con positivi praticamente ovunque”, ha spiegato.
Zaia ha poi spiegato come la situazione nella Regione sia “pesante: i ricoveri sono molti: stiamo infatti parlando di oltre 3.000 pazienti ricoverati, praticamente 1.000 in più rispetto al picco di marzo-aprile e si tratta di pazienti che hanno una patologia contagiosa e complicata”. Zaia ha poi spiegato che “ad oggi sono 3.324 i ricoverati nelle strutture ospedaliere (57 in più nelle ultime 24 ore), con 373 pazienti in terapia intensiva, un numero invariato rispetto a ieri, mentre i decessi da ieri sono stati 165 ma con un dato in crescita elevata per un ‘carico’ di dati in ritardo. In totale comunque le vittime da inizio pandemia sono salite a 4.992”.
Il governatore comunque ha spiegato che la situazione ad oggi non è una sorpresa: “Ci aspettavamo una seconda ondata così intensa -ha precisato- infatti abbiamo l’estate a rinforzare la sanità, i posti letto in ospedale e le terapie intensive ed abbiamo anche sperimentato tutti i test sul mercato”.