Tra gli obiettivi principali del nuovo Direttore, l’ulteriore potenziamento delle linee di ricerca in ambito cardiovascolare e metabolico
Già Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Firenze e membro del Consiglio Nazionale della Ricerca del Ministero della Salute, il professor Gian Franco Gensini è il nuovo Direttore Scientifico dell’IRCCS MultiMedica di Sesto San Giovanni (MI). Tra gli obiettivi principali del nuovo Direttore, l’ulteriore potenziamento delle linee di ricerca in ambito cardiovascolare e metabolico, settori d’elezione dell’IRCCS. L’Ospedale di Sesto San Giovanni, infatti, è riconosciuto dal Ministero della Salute quale Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) proprio nella disciplina “malattie del sistema cardiovascolare”, comprendendo la ricerca di base condotta nel Polo Scientifico e Tecnologico MultiMedica (PST).
“Succedere al professor Luigi Rossi Bernardi alla guida scientifica dell’IRCCS MultiMedica rappresenta un impegno rilevante, non solo perché significa proseguire il lavoro avviato da un luminare della medicina italiana, ma anche perché implica la responsabilità di garantire ai ricercatori che operano in questo gruppo l’opportunità di continuare a lavorare nel solco di un ‘discorso scientifico’ che sia sempre di altissimo livello”, dichiara Gian Franco Gensini.
“Arricchire l’attività clinica – prosegue il professore – grazie alle innovazioni che ogni giorno la ricerca ci mette a disposizione, sapendo scegliere quelle che, nell’ambito dell’health technology assessment, si mostrano più adatte a migliorare gli outcome di salute in modo sostenibile, rappresenta l’obiettivo primario di MultiMedica in ambito cardiovascolare. Sono certo che la qualità dei ricercatori, unitamente alla sensibilità della Direzione Generale del Gruppo, ci consentirà di dare un importante contributo all’azione che gli IRCCS svolgono nel mettere l’innovazione tecnologica al servizio dell’attività clinica. Il mio impegno sarà far sì che MultiMedica continui il percorso intrapreso in questa direzione, non solo nell’ambito della rete cardio-metabolica nazionale ma anche a livello dello scenario clinico e scientifico internazionale”.