La ‘bulle’ alla belga fa proseliti in Europa. Nella comunicazione “Staying safe from Covid-19 during winter” della Commissione Europea, che contiene raccomandazioni, e non prescrizioni né tantomeno divieti, agli Stati membri per combattere la pandemia di Covid-19, si consiglia, “quando vengono allentate le restrizioni, di attuare l’uso delle ‘bolle familiari’, il che significa che le persone sono incoraggiate a passare i giorni delle feste con le stesse persone e di ridurre i contatti sociali” al di fuori di quella cerchia.
La ‘bulle’ è un sistema per limitare il numero di contatti sociali, che statisticamente sono potenziali fonti di contagio, ed è in uso da tempo in Belgio come misura anti pandemia: ora è ridotta ad una persona al mese, al di fuori del nucleo familiare. La misura, meno invasiva di sistemi utilizzati nel recente passato in altri Paesi Ue (in Belgio nulla vieta di inserire l’amante nella bulle), è tuttavia sostanzialmente una raccomandazione, dato che l”enforcement’ è praticamente impossibile in uno Stato democratico. La sua attuazione è pertanto affidata al senso di responsabilità dei cittadini.