(Adnkronos) – “L’epidemia di influenza stagionale 2022-2023 è iniziata presto nella regione europea, mentre aumentano i timori per il virus respiratorio sinciziale (Rsv) e Covid-19 continua a rappresentare una minaccia”. Una tripla minaccia, dunque, che rende “difficile prevedere come si svilupperà il periodo invernale”. E’ l’avvertimento di Unione europea, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie infettive (Ecdc) e Organizzazione mondiale della sanità per l’Europa che, in una nota congiunta firmata dalla commissaria Ue per la Salute e la Sicurezza alimentare Stella Kyriakides, dal direttore regionale di Oms Europa Hans Kluge e dalla direttrice dell’Ecdc Andrea Ammon mettono in guardia contro Covid, influenza e virus sinciziale, invitando a vaccinarsi contro Sars-CoV-2 e virus influenzali stagionali, e a mantenere le precauzioni anti-contagio.
“Le misure di protezione individuale ci aiutano anche a tenere a bada tutti i virus respiratori: Covid-19, influenza stagionale, virus respiratorio sinciziale” Rsv. “Continuiamo a esortare tutti a proteggersi adottando misure semplici, ma efficaci: lavarsi regolarmente le mani; indossare mascherine ben aderenti, in particolare in ambienti affollati e chiusi con ventilazione inadeguata, e stare lontano dagli altri quando si ha un virus respiratorio”, raccomandano.
“La regione europea sta sperimentando una crescente circolazione di influenza e virus respiratorio sinciziale” Rsv. “Insieme a Covid-19, si prevede che questi virus avranno un forte impatto sui nostri servizi sanitari e sulla popolazione nel prossimo inverno”, mettono in guardia così Unione europea, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie infettive (Ecdc) e Organizzazione mondiale della sanità per l’Europa.
“Stiamo già assistendo alla circolazione di virus influenzali A e B in diverse parti della regione – sottolineano -. Benché circolino in tutte le fasce d’età e in particolare nei bambini in età scolare, i virus dell’influenza A di solito causano malattie gravi soprattutto tra le persone anziane e con malattie croniche. Un numero crescente di persone viene ricoverato per influenza. Le ospedalizzazioni sono in aumento da ottobre” e “le popolazioni di età pari o superiore a 55 anni rappresentano quasi la metà dei ricoveri per influenza segnalati. In 23 Paesi che riportano infezioni respiratorie acute gravi (Sari), ai pazienti ospedalizzati sono stati diagnosticati principalmente virus di tipo B (85%), con bambini di età pari o inferiore a 4 anni che risultano i più colpiti”. Ma “anche l’Rsv è in aumento da ottobre, con circa 20 Paesi e aree che hanno sperimentato un’intensificata attività” del virus sinciziale.
Alla luce del quadro descritto, Kyriakides, Kluge e Ammon evidenziano “quanto sia importante per i gruppi vulnerabili vaccinarsi contro l’influenza e Covid, nonché proteggere se stessi e gli altri dalle infezioni” respiratorie. Non solo: “Raccomandiamo inoltre ai medici – aggiungono – di prendere in considerazione i trattamenti antivirali precoci e la profilassi per influenza, Rsv e Covid-19, secondo le linee guida nazionali, per chi è a rischio di malattia grave, così da prevenire esiti gravi e ridurre il carico sui sistemi sanitari”.
Infine un richiamo alla sorveglianza: “E’ anche importante – ammoniscono la commissaria Ue e i direttori di Ecdc e Oms Europa – che i Paesi monitorino non solo Sars-CoV-2, ma anche il modo in cui i virus dell’influenza e l’Rsv si diffondono e colpiscono le persone e i sistemi sanitari. La segnalazione di questi dati a Oms Europa ed Ecdc aiuterà a comprendere meglio l’impatto dei diversi virus respiratori che circolano ampiamente e a rafforzare ulteriormente le nostre misure di prevenzione e controllo”.