Covid Italia, il report: ricoveri in discesa ma trend rallenta

(Adnkronos) – Lieve flessione dei ricoveri Covid in Italia, con un -3% rilevato nell’ultima settimana dagli ospedali sentinella aderenti alla rete della Federazione italiana delle aziende sanitarie e ospedaliere. Il report Fiaso del 14 febbraio conferma quindi il trend di discesa dei ricoveri, riduzione che tuttavia rallenta dopo 8 settimane di variazione negativa a doppia cifra. Stabili le terapie intensive.  

La discesa del totale ricoveri Covid rallenta – sottolinea Fiaso – anche se questa settimana la decrescita dei ricoverati in ordinario ‘per Covid’, ovvero con insufficienza respiratoria o polmonite, è ancora evidente (-13,2%). Gli ospedalizzati per Covid rappresentano il 31% del totale dei pazienti con infezione da Sars-CoV-2 negli ospedali italiani. Quanto ai ricoveri ‘con Covid’ – ovvero di pazienti che sono arrivati in ospedale per la cura di altre patologie, sono risultati positivi al virus, ma non hanno sintomi respiratori e polmonari – questi sono stabili. I ricoverati con Covid rappresentano il 69% dei pazienti Covid. Ormai le strutture sanitarie sono organizzate per trattarli in bolle di isolamento negli stessi reparti dove sono assistiti e non in reparti specialistici. 

Rispetto alla scorsa settimana, nelle terapie intensive si sono registrati solo tre nuovi ingressi. I pazienti hanno una età media di 73 anni e sono tutti soggetti con comorbidità, quindi sono affetti da altre patologie e fragilità, evidenzia Fiaso. Infine i bambini: complessivamente sono 10 i pazienti sotto i 18 anni ricoverati per o con Covid, fra cui un ricoverato per Covid in terapia intensiva nei quattro ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria degli ospedali della rete sentinella Fiaso. Il 70% è nella fascia di età 0-4 anni.  

“RISCHI GRAVI SENZA BOOSTER” – “Ci preoccupa che l’85% dei soggetti ricoverati siano vaccinati” contro Covid “ormai da oltre 6 mesi. Una percentuale che cresce nel tempo e che dimostra ancora una volta che, senza un’adeguata copertura vaccinale, con la giusta tempistica, i soggetti fragili possono andare incontro alle conseguenze gravi dell’infezione da Covid”, sottolinea Giovanni Migliore, presidente della Federazione italiana delle aziende sanitarie e ospedaliere, commentando l’ultimo report settimanale Fiaso. Migliore rilancia il suo invito: “Occorre che soprattutto i medici di medicina generale promuovano la chiamata attiva al richiamo della vaccinazione anti-Covid per anziani e soggetti fragili”. 

 

Leggi anche...

I più recenti

Scai Solution Group trionfa ai “Le Fonti Awards” per Innovazione e Leadership

Gianluigi Serafini premiato come “Avvocato dell’Anno Corporate Governance ESG” ai Le Fonti Awards

Axet Facility vince ai Le Fonti Awards

Vittoria di Artelia Italia ai Le Fonti Awards

Newsletter

Iscriviti ora per rimanere aggiornato su tutti i temi inerenti la salute.