Malattie respiratorie in Italia: la qualità dell’aria come fattore di rischio

Le malattie respiratorie rappresentano una delle principali cause di morte in Italia. La Società Italiana di Pneumologia ha studiato i dati provenienti dal Bel Paese e dall’estero e i risultati sono tutt’altro che positivi: la situazione respiratoria degli italiani sta peggiorando.
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Le malattie respiratorie rappresentano una delle principali cause di morte in Italia. La Società Italiana di Pneumologia ha studiato i dati provenienti dal Bel Paese e dall’estero e i risultati sono tutt’altro che positivi: la situazione respiratoria degli italiani sta peggiorando.

Malattie respiratorie in Italia, un fenomeno in forte crescita

In un rapporto presentato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’Italia è risultata tra i Paesi ad alto reddito con il tasso più alto di mortalità per malattie respiratorie. Secondo il rapporto, ciò è dovuto principalmente alla presenza di fattori di rischio ambientali, tra cui l’inquinamento atmosferico.

A dare ulteriori cattive notizie è però lo studio condotto da SIP/IRS, che ha dimostrato che una prolungata esposizione all’inquinamento aumenta il rischio di sviluppare malattie respiratorie. In particolare, le persone che soffrono di rinite allergica e di asma sono aumentate del 17% e del 25% in caso di esposizione a particolato, e del 7% in caso di esposizione a NO2.

“Di fronte a questo scenario il ruolo della Società Italiana di Pneumologia SIP – IRS deve essere quello di stimolare la conoscenza e la consapevolezza di medici, cittadini e istituzioni con iniziative concrete” ha dichiarato il presidente della Sip/IRS Carlo Vancheri.

Le città italiane più inquinate

Le città più inquinate in Italia sono quelle caratterizzate da un elevato traffico di veicoli, attività industriali e presenza di centrali, fabbriche e industrie di vario genere. Tra le città con l’aria più inquinata si segnalano Milano, Cremona e Torino al Nord Italia, mente Andria è maglia nera tra le città pugliesi, al quinto posto a livello nazionale.

L’inquinamento atmosferico rappresenta uno dei principali fattori di rischio per la salute respiratoria, in quanto può provocare malattie come l’asma, rinite allergica, la bronchite cronica, la polmonite, il tumore ai polmoni e altre patologie acute e croniche.

Le misure adottate dalle autorità sanitarie

Per contrastare l’inquinamento atmosferico, le autorità sanitarie stanno adottando una serie di misure, tra cui l’adozione di normative più restrittive per i veicoli più inquinanti, la promozione della mobilità sostenibile, l’incentivazione dei trasporti pubblici, la riduzione del traffico veicolare nelle zone urbane.

Inoltre, è importante che i cittadini siano informati sui rischi dell’inquinamento atmosferico e sulle possibilità di prevenirlo, ad esempio attraverso l’uso di mezzi di trasporto alternativi, la riduzione del consumo di energia elettrica, l’adozione di comportamenti eco-sostenibili.

In particolare, SIP/IRS ha avviato molte iniziative di sensibilizzazione in collaborazione con FIP e AIPO. Oltre alle attività svolte sul territorio, passeranno alcuni spot sulle maggiori reti televisive italiane e alcuni di questi già viene trasmesso.

La prevenzione e la diagnosi precoce come strumenti di lotta contro le malattie respiratorie

Oltre alle misure per contrastare l’inquinamento atmosferico, è fondamentale prestare attenzione alla prevenzione delle malattie respiratorie. Alcuni comportamenti utili possono essere l’astensione dal fumo di sigaretta, l’adozione di una dieta equilibrata e la pratica regolare di attività fisica.

In caso di sintomi respiratori quali tosse e respiro affannoso è importante rivolgersi al medico per una diagnosi precoce. L’identificazione tempestiva delle patologie può infatti determinare un migliore esito della terapia e prevenire la degenerazione della malattia.

In conclusione, la lotta alle malattie respiratorie in Italia passa attraverso una corretta gestione dell’inquinamento atmosferico e l’adozione di comportamenti eco-sostenibili da parte dei cittadini, unitamente alla promozione della prevenzione e della diagnosi precoce. Solo così si potrà prevenire il diffondersi di queste patologie che rappresentano un grave problema per la salute pubblica.

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