Avere un buon riposo è fondamentale non solo per affrontare al meglio la giornata, ma anche per la salute e il benessere fisico. Gli esperti hanno individuato 4 tipi di sonno, ecco quali sono e come migliorare la qualità del riposo.
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I 4 tipi di sonno secondo gli esperti
Che non tutti riescano a dormire allo stesso modo è cosa risaputa e palese. C’è chi riesce a riposare profondamente, chi soffre d’insonnia, chi si sveglia ancora stanco e via dicendo. Uno studio ha però approfondito la questione, definendo quattro tipologie di sonno e dividendole seguendo criteri specifici.
L’indagine è stata condotta da un gruppo di ricercatori della Pennsylvania State University, e avrà sicuramente un forte impatto. Porre la giusta attenzione su questa tematica è molto importante, poiché un buon riposo può influire sulla salute.
Quali sono le quattro categorie
Fa parte della prima categoria chi dorme bene. Chi ha un sonno riposante, con una buona routine e dedica le giuste ore sia al sonno che alla veglia. Chi fa parte di questa categoria di persone non subisce particolare stanchezza durante la giornata, riesce ad addormentarsi con celerità e si sveglia con più efficienza. Inoltre, non interrompe spesso il sonno durante la notte. Insomma, questa categoria sembra essere la migliore in cui essere inseriti.
Al secondo gruppo appartiene chi dorme meno della media durante la settimana, ma poi tenta di recuperare nei giorni festivi o al sabato e alla domenica. Chiaramente, rispetto alla prima categoria di persone questo modo di vivere il sonno è meno consigliato.
Alla terza categoria appartengono invece gli insonni, cioè coloro che hanno il peggior rapporto di tutti con il sonno. Spesso questa condizione è legata a uno stress costante ed è associata a difficoltà ad addormentarsi, a uno scarso riposo notturno e a una buona dose di stanchezza diurna. Secondo la ricerca, spesso appartiene a questo gruppo chi ha difficoltà lavorative.
Infine, il quarto e ultimo gruppo è composto dagli amanti dei pisolini. Questa categoria di persone, di norma, dorme bene anche durante la notte, ma durante il giorno sente la necessità di riposare nuovamente. Chiaramente pensionati e anziani ne fanno parte, ma non sono i soli.
I rischi di un cattivo riposo
Lo studio non solo ha identificato i quattro tipi di sonno, ma ha anche messo in luce come più della metà dei soggetti presi in esame mostravano i segni di uno scarso riposo. Purtroppo, non si è ancora posta la giusta attenzione sulla questione e spesso si tende a sottovalutare il problema.
La realtà, però, è ben diversa: chi soffre d’insonnia per 10 anni ha più probabilità di contrarre il diabete, malattie cardiovascolari e anche depressione. Anche l’esigenza di eccedere con il sonno durante la giornata può essere sintomo di problematiche, mentre il recupero nel fine settimana non sembra presentarne.
Insomma, quello che emerge è che la corretta educazione al sonno dev’essere implementata fin dalla tenera età. Creare delle sane abitudini è fondamentale per affrontare la quotidianità nel modo più sano ed efficiente possibile, senza rischiare patologie a causa di uno scarso riposo.
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