Le donne sono colpite molto più degli uomini, circa il doppio. Nella settimana a essa dedicata, ecco che cos’è la sclerosi multipla, i sintomi e come si cura.
Indice dei contenuti
Che cos’è la sclerosi multipla
La sclerosi multipla è una malattia neurodegenerativa cronica che colpisce il sistema nervoso centrale. Spesso è invalidante e colpisce in maggior numero le donne. È estesa in tutto il pianeta.
Secondo la maggior parte degli esperti è una malattia autoimmune e aggredisce in primo luogo la mielina, cioè la sostanza grassa che protegge le fibre nervose del sistema nervoso centrale.
Secondo una ricerca che risale al 2015, è la più comune tra le malattie autoimmuni con più di 2 milioni di persone colpite in tutto il mondo. Per quanto riguarda l’Italia, le persone che ne soffrono in questo momento sono circa 150mila, a riprova della sua aggressività.
Soprattutto donne ma anche uomini, e la fascia d’età che ne soffre maggiormente è quella compresa tra i 20 e i 30 anni.
Quali sono le cause
La sclerosi multipla non è una malattia su cui si sa molto. Anche le cause sono ancora incerte, infatti, tra gli esperti ci sono opinioni contrastanti. Sono ancora in atto studi immunologici, epidemiologici e genetici per determinarne l’eziologia, ma al momento non c’è ancora una risposta certa, anche se secondo gli addetti ai lavori può presentarsi a causa di una combinazione di diversi fattori.
Per questo motivo, nella settimana dedicatale, è importante sottolineare quanto sia fondamentale investire nella ricerca. Se si riuscisse a comprendere da che cosa deriva, sarebbe più semplice anche capire come curarla.
Quali sono i sintomi della sclerosi multipla
Dopo aver capito che cos’è e quali sono le cause, andiamo a vedere i sintomi della sclerosi multipla. Questi possono variare a seconda di dove avviene il danno, e possono essere intermittenti nel corso del tempo.
Tra i più comuni troviamo la stanchezza e la debolezza, che colpiscono circa l’80% delle persone che ne soffrono. La difficoltà nel camminare e problemi di equilibrio, i disturbi vescicali e intestinali.
Non solo, si prosegue poi con i problemi alla vista, le vertigini e i disturbi alla sensibilità tattile. Infine, un 50% dei pazienti prova dolore e disturbi cognitivi, mentre altri hanno segnalato disturbi sessuali e spasticità.
L’importanza della diagnosi precoce
Mentre le ricerche proseguono senza sosta per trovare una cura definitiva per la sclerosi multipla e per capirne le cause esatte, sono stati studiati farmaci in grado di rallentarne il decorso e di far vivere normalmente chi ne soffre.
Molto, però, passa attraverso una diagnosi precoce, che consente ai medici di studiare la giusta strategia d’intervento e di agire in modo tempestivo. È ormai universamente riconosciuto che prendere tale malattia nelle fasi iniziali sia fondamentale, per questo motivo è importante indagare a fondo quando si ha qualche sospetto.
Come riferisce Alessandro Padovani, presidente della Sin, “è oggi universalmente riconosciuta dalla comunità neurologica l’importanza di intervenire sulla malattia il più precocemente possibile, con i farmaci più efficaci per prevenire il danno neurodegenerativo. Le prime fasi della sclerosi multipla rappresentano una finestra terapeutica cruciale per ritardare o prevenire la progressione irreversibile della disabilità, la quale è responsabile degli alti costi sociali associati alla sclerosi multipla”
Leggi anche: Pertosse, nei bambini ricoveri aumentati dell’800% da gennaio