Nel corso degli ultimi anni, la spesa farmaceutica italiana ha mostrato una costante tendenza al rialzo. Nel 2022, ha raggiunto i 20,49 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 19,36 miliardi dell’anno precedente.
Questo trend positivo è proseguito nel 2023, quando l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha registrato una spesa totale di 21,823 miliardi di euro, segnalando un ulteriore aumento.
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Incremento della spesa per farmaci ospedalieri
Una componente significativa di questo aumento è rappresentata dalla spesa per i farmaci ospedalieri, noti come acquisti diretti.
Nel 2023, il Servizio Sanitario Nazionale ha destinato 13,739 miliardi di euro per questo tipo di farmaci, rispetto ai 12,479 miliardi del 2022.
Questa categoria rappresenta circa il 10,79% del fondo sanitario nazionale, superando i limiti di spesa previsti e comportando uno sforamento di oltre 3,3 miliardi di euro.
Le normative attuali indicano che parte di questo sforamento sarà a carico delle aziende farmaceutiche tramite il meccanismo del payback, a meno di interventi regolatori che possano modificare questa dinamica.
Dinamica della spesa per farmaci convenzionati
A differenza dei farmaci ospedalieri, la spesa per i farmaci convenzionati, distribuiti attraverso le farmacie, è rimasta contenuta entro i limiti di spesa stabiliti.
Nel 2023, questa categoria ha registrato un lieve decremento dello 0,9%, attestandosi a 8,084 miliardi di euro. Questo dato indica un avanzo di circa 830 milioni di euro rispetto al tetto di spesa imposto.
Riduzione della spesa a carico dei cittadini e aumento delle ricette
La spesa a carico dei cittadini italiani per i ticket o per la differenza di prezzo tra farmaci è diminuita nel 2023, ammontando complessivamente a 1,481 miliardi di euro, con una diminuzione dell’1,3% rispetto all’anno precedente.
Questo suggerisce una maggiore accessibilità economica per i pazienti nel contesto delle politiche farmaceutiche nazionali.
Il numero totale di ricette mediche emesse ha registrato un modesto incremento del 0,6% nel 2023, raggiungendo la cifra di 567 milioni rispetto ai 564,1 milioni dell’anno precedente.
Nonostante questo aumento, l’incidenza dei ticket totali mostra una lieve diminuzione dell’1,3%, indicando una gestione più efficiente delle risorse sanitarie.
Le variazioni regionali nel consumo di farmaci
Il consumo pro-capite mensile di farmaci reperibili nelle farmacie italiane è stato in media di 34,3 dosi al mese nel 2023.
Tuttavia, si osserva una notevole variabilità regionale: la Provincia Autonoma di Bolzano ha registrato una media di 26,2 dosi mensili, mentre la Calabria ha mostrato un consumo medio mensile di 39,6 dosi per abitante. Questa differenza riflette le diverse esigenze e pratiche di prescrizione nelle varie regioni italiane.
La regione della Calabria spicca anche per la più alta compartecipazione dei cittadini alla spesa farmaceutica, con una media di 2,2 euro al mese a carico dei pazienti.
Questo valore è significativamente superiore rispetto ai 1 euro mensili di Bolzano e della Valle d’Aosta, evidenziando le disparità regionali nel contributo individuale alla spesa sanitaria.
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