Il Mes è “molto vantaggioso per i paesi con alto debito”. All’Italia consentirebbe “risparmi per alcuni miliardi”. A sottolinearlo in una intervista alla Repubblica è il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni. “L’Italia – sottolinea – è l’unico Paese in cui si discute molto del Meccanismo europeo di stabilità. Non tocca a me esprimermi su questa discussione politica. Posso però dire che queste linee di credito sono a disposizione di tutti i governi della zona euro e per l’Italia si tratta di 36-37 miliardi a un tasso prossimo allo zero. Si tratta di uno strumento molto vantaggioso per i 6-7 paesi che hanno un tasso di interesse elevato, tra cui l’Italia”.
“Il prestito -aggiunge- avrà una maturità di 10 anni, il che produce un risparmio per le casse dello Stato di alcuni miliardi. Dopodiché spetta a ciascun governo, in base al costo di finanziamento del proprio debito e alle scelte del Parlamento, decidere se accedervi”. Quanto a eventuali condizioni per chi accede al prestito Gentiloni ribadisce: “Lo abbiamo detto anche venerdì durante l’Eurogruppo, non ci saranno condizionalità al di fuori del vincolo a spendere i soldi per coprire i costi sanitari diretti e indiretti della pandemia”.
Per Gentiloni, l’Unione europea “esce rafforzata” dalla vicenda della pandemia del coronavirus. E’ stata messa a nudo “la velleità dei nazionalismi”, sottolinea il commissario, aggiungendo: “La qualità del modello europeo è emersa con la tenuta del sistema economico e sociale, dell’informazione e delle garanzie per le persone. L’Europa esce più forte perché ha messo a nudo le velleità dei nazionalismi, del mito dell’uomo forte che se ne frega della pandemia e della narrativa del Paese che fa da solo. Abbiamo dimostrato che servono scienza, cooperazione tra nazioni e capacità di gestire situazioni complesse. Nulla di peggio per il nazionalismo populista”.
Per Gentiloni, comunque, “l’Unione si trova a un crocevia della sua storia perché questa pandemia cambierà la faccia del mondo. La sfida è se sarà all’altezza o se farà da spettatrice in un pianeta in cui due grandi potenze si confronteranno. Questi due mesi e mezzo però hanno messo in luce la straordinaria qualità del modello europeo. Ci sono paesi in cui non puoi fidarti dei numeri dell’epidemia, in cui non hai un sistema sanitario pubblico o che in poche settimane hanno visto crescere di 35 milioni il numero dei disoccupati. E poi c’è l’Unione europea con una sanità universale e dove si cerca di preservare la democrazia”.
Il Recovery Fund, assicura quindi Gentiloni, sarà presentato entro due settimane. “Lo presenteremo -spiega- entro due settimane e il suo obiettivo sarà di attenuare i rischi di divergenze eccessive all’interno del mercato unico. Dovremo sostenere i settori industriali e le aree geografiche più colpite, affrontare l’emergenza sociale e sanitaria e sostenere le priorità individuate prima della pandemia, in particolare il Green deal”.
“Per il 2020 -aggiunge- prevediamo un crollo degli investimenti privati di 800 miliardi, il che significa che, se non vogliamo rinunciare a un modello sostenibile di sviluppo, nei prossimi due anni avremo bisogno di maggiore capacita di intervento pubblico. Ecco perché è necessario che il piano diventi operativo il più presto possibile, senza aspettare il 2021, abbia un finanziamento molto rilevante e agisca con un mix di sussidi e prestiti a lunga scadenza.”