Nel gennaio del 2016 l’agenzia Aifa ha pubblicato un documento che ribadiva come l’accesso alle cure farmacologiche sia un diritto fondamentale per ogni persona, indipendentemente dal proprio status giuridico e dalle condizioni socio-economiche. Questo diritto è sancito dalla Carta Costituzionale e rientra nei compiti istituzionali dell’Agenzia italiana del farmaco.
La sostenibilità delle cure non è mai stata messa in discussione, nemmeno durante il periodo critico della pandemia. Tuttavia, dopo il lockdown la modalità di accesso ai farmaci ha evidenziato i limiti del sistema italiano, che si basa su misure regolatorie e legislative spesso obsolete e imperfette.
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Le sfide nell’accesso ai farmaci ad alto costo
Le leggi italiane, come la 648 del 1996 e la 94 del 1998, regolano ancora l’accesso ai farmaci, ma sembrano inadeguate per terapie ad alto costo e patologie rare. Inoltre, l’attuale norma che regola l’accesso al fondo 5% sembra non rispondere alle esigenze della sanità pubblica per un eccessivo ricorso al diniego per motivazioni burocratiche.
Le disparità regionali nell’accesso ai farmaci ad alto costo
Un altro aspetto critico della questione riguarda le disparità tra le varie regioni nell’immissione dei farmaci ad alto costo nei circuiti regionali. I meccanismi che regolano questo processo sono differenti e spesso non uniformi, creando il rischio di vere discriminazioni.
La Conferenza nazionale sulla Farmaceutica
La XXI edizione della Conferenza nazionale sulla Farmaceutica, tenutasi a Catania dal 2 al 3 marzo, ha voluto identificare gli elementi di debolezza dell’attuale sistema, al fine di fornire all’Aifa spunti utili per una revisione degli strumenti normativi. Questo dibattito dovrà coinvolgere tutti gli stakeholder del sistema, comprese le istituzioni, le aziende farmaceutiche e gli accademici.
Prepararsi al futuro
In conclusione, è necessario un processo di revisione dei percorsi di accesso ai farmaci ad alto costo, dal livello nazionale fino a quello regionale e periferico. L’obiettivo è quello di contenere il più possibile le disparità tra le regioni e di garantire un accesso equo ai farmaci per tutti i cittadini italiani. Questo dipenderà dalla capacità delle istituzioni e degli stakeholder di lavorare insieme per trovare soluzioni efficaci e sostenibili.