“Lo abbiamo chiaramente espresso durante tutta la fase di conversione del decreto. Il decreto Semplificazioni non interviene sulle fasi a monte delle procedure di gara. Interviene solo nelle fasi diciamo di espressione pubblica delle gare d’appalto. I veri problemi sono a monte: per arrivare a bandire una gara d’appalto, da 10 milioni in su, ci vogliono anche 8-9 anni: questi erano i tempi che si dovevano ridurre”. Ad affermarlo in un’intervista all’Adnkronos è il presidente di Acer, Nicolò Rebecchini in merito al dl semplificazioni.
Con il provvedimento, invece di puntare a ridurre i tempi della procedura, sottolinea Rebecchini, “siamo andati a intervenire sulle modalità di espressione pubblica delle gare d’appalto, siamo andati addirittura a ledere e a mettere a rischio la concorrenza”. Infatti, rileva il presidente di Ance Roma, “in questo momento non c’è più la necessità di pubblicare in Gazzetta Ufficiale le gare d’appalto e ora gli enti potranno avere i propri albi di fiducia: solo chi appartiene a questi albi di fiducia parteciperà alle gare. E’ una situazione gravissima e pericolosa. Abbiamo visti quanti disastri sono avvenuti nel passati. Noi su questo continueremo a denunciare un modalità che non solo ledono alla concorrenza ma sono pericolosi per gli effetti che provocheranno in futuro”, aggiunge Rebecchini.