“Credo che l’autorità sia un esempio, anche guardando il panorama delle altre autorità, di come si possa svolgere un ruolo in maniera indipendente e autorevole. Credo che tutte le consiliature abbiano mantenuto queste caratteristiche, compresa quest’ultima, nonostante l’ampliamento dei compiti e la complessità delle materie”. È quanto afferma all’Adnkronos Tullio Fanelli, ex commissario dell’Autorità per l’Energia elettrica e il gas, dal dicembre 2003 al febbraio 2011, ed ex sottosegretario all’Ambiente nel Governo Monti, nel commentare i 25 anni dell’autorità di regolazione per energia reti e ambiente.
“Credo che, anche considerando le varie difficoltà che ci sono state nei rapporti con i vari governi e con lo stato dell’energia, dell’acqua e dei rifiuti che in Italia sono in una situazione estremamente complicata, l’autorità si sia fatta valere e abbia dato un contributo molto importante”, prosegue Fanelli.
“L’allargamento delle competenze potrà essere un ulteriore sviluppo per l’Arera – aggiunge ancora Fanelli – bisognerà avere la pazienza di aspettare gli effetti del ruolo dell’autorità e considerare anche la possibilità di aiutare il compito con interventi legislativi che ne definiscano meglio e in maniera più compiuta il ruolo”.
“Per esempio, nel campo dei rifiuti le competenze sono molteplici sul territorio, gli operatori sono innumerevoli e non sempre c’è la volontà politica di riuscire a demandare a un soggetto terzo e indipendente quelle che sono le decisioni su come far sviluppare il settore. Tuttavia in certi casi, come avvenuto per l’acqua, il fatto di demandare a un soggetto terzo rispetto alla politica non può che fare bene al settore stesso”, conclude Fanelli.