“Sono 27 i magistrati per i quali la procura generale ha già esercitato l’azione disciplinare per i fatti emersi da chat e intercettazioni”. Lo ha detto il procuratore generale della Corte di Cassazione, Giovanni Salvi, nel corso del plenum del Consiglio superiore della magistratura, riferendosi al caso Palamara.
“Mi sono assunto la responsabilità di fare linee guida per fare chiarezza su quali siano e quali no i comportamenti disciplinarmente rilevanti, ho ricevuto anche critiche, ma questo è il momento di assumersi responsabilità”, ha sottolineato Salvi.