(di Andreana d’Aquino)-
Può scendere in campo che l’Intelligenza Artificiale per spendere al meglio i 270 miliardi di euro in arrivo dall’Europa. Nel programmare gli investimenti su cui indirizzare i Recovery Fund, “l’IA potrebbe avere un ruolo strategico” perché nell’azione del Governo “é chiaro che sarebbe importante utilizzare gli strumenti più avanzati per fare previsioni migliori e, quindi, avere migliori ritorni sugli investimenti”. E’ lo scenario che, intervistato dall’Adnkronos, pone sul tavolo il giovanissimo Ceo di Vedrai, Michele Grazioli, classe 1995 e considerato tra i massimi esperti nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale, applicata al Proactive Decision Making, e dell’Intelligenza predittiva. Grazioli, che nel 2019 è entrato nella classifica Forbes Under30 nella top 5 dei 100 giovani innovatori italiani più influenti d’Italia, chiarisce però che l’uso dell’IA per programmare gli investimenti da realizzare con i Recovery Fund “non escluderebbe la progettualità umana” perché “l’emergenza coronavirus non ha precedenti nella storia degli ultimi anni”.
“L’emergenza Covid -chiarisce Grazioli- ha creato una discontinuità storica, cioè non c’è una storicità negli ultimi anni” su cui ‘tarare’ le tecnologie. “Ciò vuol dire che utilizzare solo algoritmi che possono imparare da soli non può essere l’unica e migliore soluzione”. Piuttosto, argomenta il Ceo di Vedrai, “il migliore approccio per conoscere oggi le ricadute certe degli investimenti” che si faranno con i fondi europei, “sarebbe un approccio misto: IA e progettualità umana”.
“Il migliore approccio -spiega l’imprenditore- è utilizzare prima una generazione di idee che arrivano dalle persone, serve un intervento umano per proposte valide su cui investire, ma poi una volta che ci sono diversi scenari già delineati a supporto, si può sicuramente utilizzare l’Intelligenza Artificiale per una previsione dettagliata di quale sarà l’impatto di questi investimenti sull’economia del Paese da qui a 15-20 o 30 anni”.
“L’Intelligenza Artificiale -osserva il Ceo di Vedrai- è una tecnologia che può aiutare a fare scelte ma non deresponsabilizza: la tecnologia in questo momento deve essere a supporto di chi prende decisioni”. Quindi, conclude Michele Grazioli, “non bisogna cadere nel tranello di utilizzare la tecnologia come giustificazione di una decisione. Io devo decidere qual’è il programma e gli scenari e la tecnologia mi permette di quantificare che lo scenario che ho ipotizzato sia uno scenario migliorativo altrimenti l’IA diventa solo un capro espiatorio se non si riescono ad ottenere i risultati che tutti noi auspichiamo”.