di Andreana d’Aquino
Il Bioparco di Roma resta aperto. Il via libera di Roma Capitale è arrivato nella tarda serata di oggi ed “è una bellissima notizia, una notizia importante per noi, per i nostri 1.200 animali di 150 specie custoditi nel parco della Capitale e per i nostri visitatori che, a fronte della nuova ondata di coronavirus, potranno continuare a godere di una passeggiata nel verde in totale sicurezza” afferma all’Adnkronos il presidente Francesco Petretti che puntualizza: “C’è stata fino ad oggi molta confusione rispetto alla categoria in cui inserire il Bioparco e non siamo un parco tematico, facciamo ricerca scientifica, educazione ambientale e conservazione della biodiversità, secondo la licenza che ci è stata assegnata dalla legge 73 del 2005 del ministero dell’Ambiente”.
“Rimaniamo aperti e in piena sicurezza per i cittadini” e per le migliaia di animali che vi abitano, perché “da noi non può accadere” quanto successo a New York all’inizio della pandemia quando la tigre dello Zoo è stata scoperta positiva al nuovo coronavirus. La notizia fece allora il giro del mondo ma, spiega il presidente del Bioparco, “noi non abbiamo avuto mai casi del genere”. “Abbiamo un monitoraggio continuo e osserviamo rigorosi protocolli sia per i visitatori – mascherine, distanziamento sempre e sanificazioni – che nell’accudire gli animali che sono comunque protetti da vetri” rispetto agli ospiti umani. “I nostri team si disinfettano anche le scarpe prima di entrare nelle aree naturali dove vivono i nostri animali” aggiunge il biologo Petretti.
Petretti sottolinea inoltre che l’apertura stabile del Bioparco “argina le perdite che la struttura ha sofferto durante il lockdown e pari a circa il 60% dei nostri conti”. “A differenza di un museo, – osserva- chiudere il Bioparco significa mettere a rischio la struttura. “Le attività del Bioparco, la cura degli animali, i costi di gestione ed il lavoro dei nostri team non si fermano mai” sottolinea. “Noi non abbiamo la Cig e ad oggi viaggiamo invece al 40% del normale flusso di visitatori perchè abbiamo perso i turisti, le scuole e gli italiani delle altre regioni che venivano a visitarci”, per cui “la decisione di tenere aperto il Bioparco salva anche i nostri conti” scandisce il presidente Petretti.
L’apertura del Bioparco consentirà ai visitatori anche di vedere Aasha e Naisha, le due leoncine asiatiche nate al Bioparco di Roma e che ora hanno compiuto sei mesi. Aasha significa speranza, Naisha significa speciale, un buon augurio in questa pandemia. La nascita delle due sorelle ha costituito un evento storico per il Giardino Zoologico della Capitale perché si tratta di uno degli animali a maggior rischio di estinzione del Pianeta: ne sopravvivono in natura circa 500 esemplari presenti unicamente nella piccola riserva del Gir e nelle aree limitrofe, nell’India nord-occidentale. I genitori delle due leoncine sono la femmina Sajani, nata nel 2013 nello Zoo di Magdeburg, in Germania, e il giovane maschio Ravi, nato nel 2016 presso lo zoo di Planckendael, in Belgio.