Che cos’è il bruxismo: come combatterlo e quali sono le cause

Tra il 15 e il 20% degli adulti ne soffre e può provocare conseguenze sulla salute. Ecco che cos’è il bruxismo, come combatterlo e quali sono le sue cause.

Tra il 15 e il 20% degli adulti ne soffre e può provocare conseguenze sulla salute. Ecco che cos’è il bruxismo, come combatterlo e quali sono le sue cause.

Che cos’è il bruxismo

Nonostante sia un disturbo molto comune non tutti lo conoscono, che cos’è il bruxismo? È una parafunzione caratterizzata dalla contrazione involontaria dei muscoli coinvolti nella masticazione ed è un fenomeno che affligge una notevole percentuale della popolazione, soprattutto nel mondo occidentale. Questo comportamento, spesso scatenato dallo stress, può avere conseguenze dannose sulla salute orale ma non solo, anche sul benessere generale.

Oltre al consumo dello smalto dentale, il bruxismo si manifesta attraverso altri sintomi che possono essere confusi con altre problematiche. Tra questi, tensioni e dolori al viso, solitamente concentrati su una sola parte, sono comuni al risveglio. Mal di testa e dolori a collo, spalle e schiena sono ulteriori campanelli d’allarme. In alcuni casi il bruxismo può anche causare tendiniti o infiammazioni articolari in parti del corpo apparentemente distanti dalla bocca.

La diagnosi e le cure

Una volta capito che cos’è è fondamentale capire come affrontarlo. Per affrontare il bruxismo è necessario sottoporsi a una visita odontoiatrica per una diagnosi accurata. I dispositivi protettivi, come i bite, sono spesso il primo approccio per preservare lo smalto dentale.

Tuttavia, quando l’erosione è significativa, possono essere necessari bite più specifici. Un’opzione innovativa è l’utilizzo di botox, che può ridurre la contrazione muscolare responsabile del bruxismo. Ad ogni modo la ricerca prosegue nella speranza di trovare altre soluzioni efficaci per contrastare questo fenomeno, tanto fastidioso quanto esteso.

La ricostruzione dentale

Non sempre è sufficiente utilizzare un bite per preservare la salute dentale, a volte il danno è troppo esteso ed è necessario utilizzare altri metodi.

Nel caso di danni significativi, l’odontoiatria additiva può essere un’opzione per ricostruire i denti. Questo approccio prevede l’aggiunta di materiali simili allo smalto naturale nei punti consumati, mantenendo spessori proporzionali per compensare la quantità persa. Tuttavia, va notato che la ricostruzione dentale non risolve la parafunzione alla base del bruxismo ma solo i danni che esso ha provocato.

L’importanza della sensibilizzazione

Nonostante sia un disturbo molto comune, il bruxismo viene spesso sottovalutato e non viene preso in considerazione con la dovuta attenzione. Considerata la quantità di persone che ne soffre, è invece molto importante sensibilizzare su questa tematica mettendo in primo piano i risvolti negativi.

Il bruxismo può essere sintomo di forte stress, ed è quindi un campanello d’allarme anche per la salute mentale. Senza considerazione tutte le conseguenze che può portare a livello fisico che coinvolgono i denti ma non solo, causando problematiche in diversi punti del corpo.

Considerando che può provocare tendiniti e dolori articolari, non è raro che chi ne soffre inizia ad assumere posture scorrette che nel lungo periodo possono provocare anche scompensi, il bruxismo non va dunque sottovalutato.

Leggi anche: Che cos’è l’emotional eating e perché fa male

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