L’intervento dello Stato nel mercato delle opere pubbliche “rischia di diventare la madre di tutti i problemi. In un mercato in cui la concorrenza è sempre più limitata se le imprese si devono confrontare anche con quelle che hanno una copertura dallo Stato è chiaro che la concorrenza viene lesa: chi è che vuole lavorare direttamente con un’impresa privata piuttosto che con un’azienda che ha la garanzia dello Stato alle spalle?”. Ad affermarlo, in un’intervista all’Adnkronos, è il presidente di Acer, Nicolò Rebecchini.
Comunque, osserva ancora il presidente di Ance Roma, “il vero problema non è solo il problema legato alla concorrenza. C’è anche il rischio che la piccola e media imprenditoria possa scomparire e questo è un problema per l’Italia che si basa per il 95% sulla piccola e media imprenditoria. Questa cosa rischia di travolgere la nostra economia e di diventare un problema sociale fortissimo”.
Insomma per Rebecchini, “bisogna trovare un giusto equilibrio: nessuno dice che lo Stato non ci debba essere ma bisogna trovare soluzioni e equilibri possibili dove lo Stato da una parte c’è con le sue aziende ma dall’altro lato che ci sia spazio anche per la piccola e media imprenditori per le opere di manutenzione, di riqualificazione urbana”.