Nelle parrocchie cresce la preoccupazione per i contagi da coronavirus che non si fermano. E, al di là del rispetto rigoroso delle regole, i sacerdoti cominciano a porre la questione anche nel corso della messa. E’ accaduto stamani, ad esempio, a Roma. Chiesa del Gesù. Padre Ottavio De Bertolis, sottolineando il periodo “tremendamente complicato” a causa del Covid, nel corso dell’omelia ha detto: “Domenica prossima diremo messa? Ah io sì di sicuro, ma magari da solo”. ”
“Si può negare il problema e ci sono molti che lo negano”, ha aggiunto il gesuita in un riferimento ai negazionisti, nei confronti dei quali ha lanciato un anatema: “Se osservate, più sono potenti più lo negano” il coronavirus. “‘Ah, ma tanto non c’è’. Salvo che il contagio si diffonde – ha ammonito don De Bertolis -. Basta leggere i giornali”.
La riflessione ai fedeli: “Chi è potente è un Dio in terra, un Dio dove non c’è niente che rovescia il mio potere. E’ superbia! Oppure, semplicemente cerchiamo di tornare come prima, quindi facciamo le messe come prima? Il catechismo come prima? Nooo! Perché il Signore con ragione ci ha umiliato: ‘Adesso cerca il mio regno, non il tuo potere'”.