L’Italia resta ancora fra i 5 Paesi con i numeri più alti in termini di contagi settimanali da coronavirus mentre l’incidenza globale di nuovi casi nel mondo nell’ultima settimana è rimasta molto simile alla precedente: poco meno di 4 milioni di nuovi contagi segnalati, con i nuovi decessi a livello globale aumentati leggermente superando quota 73mila in 7 giorni. In questo quadro, nonostante le riduzioni osservate, l’Europa continua ad avere a livello globale la seconda maggiore quota di nuovi contagi, 37%, e morti, 48%.
In Italia quindi ancora numeri alti, nonostante registri un calo del 21% e nonostante davanti alla Penisola e ai suoi oltre 145mila nuovi casi registrati in 7 giorni si trovino Stati Uniti (oltre 1,2 milioni di casi, in aumento del 9% rispetto alla settimana precedente), Brasile (oltre 295mila nuovi casi, in aumento del 35%), India (oltre 251mila casi, -15%) e Russia (oltre 191mila nuovi casi, +6%). E’ il quadro tracciato dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), nel suo bollettino settimanale.
Il numero di nuovi casi nella regione europea rimane elevato con oltre 1,4 milioni di contagi segnalati la scorsa settimana. Tuttavia, il dato continua a calare, in linea con le ultime 4 settimane: si registra un -10% rispetto agli ultimi 7 giorni. Anche le morti sono diminuite nell’ultima settimana ma ne sono state segnalate comunque quasi 35.200. Sul fronte europeo i numeri più alti si rilevavano la scorsa settimana, oltre che in Russia e in Italia (dove i casi sono stati 2.406 per 1 milione di abitanti), anche in Germania (128.622 nuovi casi, 1.535 per milione) e Regno Unito (100.799 nuovi casi, 1.485 per milione).
Nel dettaglio, la Germania ha visto un aumento del 3% nel numero settimanale di nuovi casi mentre il numero di morti è cresciuto del 26%. Il Regno Unito, che come è noto è diventato il primo paese ad approvare il vaccino anti Covid Pfizer/BionTech e ad avviare le somministrazioni sulla popolazione, continua ad avere numeri alti in termini di contagi e decessi sebbene l’incidenza complessiva sia diminuita nelle ultime tre settimane. Il paese ha introdotto misure sociali e sanitarie più severe il 5 novembre e condotto quasi 39 milioni di test dall’inizio della pandemia.
Tornando alla situazione mondiale, nella regione delle Americhe si concentrano quasi la metà di tutti i nuovi casi e oltre un terzo di tutti i nuovi decessi questa settimana. I morti sono diminuiti nella regione del Mediterraneo orientale e sono aumentati nel Sudest asiatico. Nella regione africana, sebbene i dati restino bassi rispetto ad altre regioni, si registra un aumento del 9% nei nuovi casi. Al 7 dicembre, ricorda l’Oms, i casi di Covid-19 erano oltre 65,8 milioni e oltre 1,5 milioni i decessi segnalati dall’inizio della pandemia.