(Adnkronos) – I nuovi contagi settimanali Covid in Italia “si confermano in ulteriore calo, con una riduzione del 9,9%: dai 38 mila della settimana precedente scendono a quota 34 mila, con una media mobile a 7 giorni, di poco inferiore ai 5 mila casi al giorno”. Lo spiega Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, presentando il monitoraggio indipendente, realizzato nel periodo che va dal 27 gennaio al 2 febbraio, e che rileva tutti i dati in calo – del 9,9 % i ricoveri ordinari e del 12,7% le terapie intensive – ad eccezione dei decessi.
Diminuiscono, infatti, anche i casi attualmente positivi (227.985 contro 251.970), le persone in isolamento domiciliare (224.094 contro 247.684), i ricoveri con sintomi (3.712 contro 4.081) e le terapie intensive (179 contro 205). I nuovi casi diminuiscono in tutte le Regioni ad eccezione di Lazio (+0,5%), Liguria (+5,4%) e Sicilia (+16,8%): dal -0,5% della Provincia Autonoma di Bolzano al -39,2% dell’Abruzzo. In 31 Province si registra un aumento dei nuovi casi: dal +0,1% di Treviso al +101,1% di Trapani, mentre nelle restanti 76 Province si rileva una diminuzione dei nuovi casi (dal -0,5% di Genova al -69,5% di Chieti). In nessuna Provincia l’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti.
“Sul fronte degli ospedali – afferma Marco Mosti, direttore operativo della Fondazione Gimbe – continua a scendere il numero dei ricoveri sia in area medica (-9%) che in terapia intensiva (-12,7%)”. In termini assoluti, i posti letto Covid occupati in area critica, raggiunto il massimo di 347 il 12 dicembre, sono scesi a 179 il 2 febbraio; in area medica, raggiunto il massimo di 9.764 il 12 dicembre, sono scesi a quota 3.712 il 2 febbraio. Al 2 febbraio il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 5,8% in area medica (dal 2,2% della Lombardia al 17,4% dell’Umbria) e dell’1,8% in area critica (dallo 0% di Basilicata, Molise e Valle D’Aosta al 5,3% della Calabria). “Stabile il numero di ingressi giornalieri in terapia intensiva – puntualizza Mosti – con una media mobile a 7 giorni di 18 ingressi al giorno, invariata rispetto alla settimana precedente”.
MORTI “IN NETTO AUMENTO” – Sono invece in netto aumento i decessi Covid, che salgono del 27,2% in una settimana. Sono stati infatti 439 negli ultimi 7 giorni (di cui 33 riferiti a periodi precedenti), con una media di 63 al giorno rispetto ai 49 della settimana precedente, indica ancora il monitoraggio dal 27 gennaio al 2 febbraio.
“A fronte di una netta riduzione nell’ultimo mese della circolazione virale – spiega ancora Cartabellotta – tornano a salire i decessi. Pur essendo necessario un consolidamento del dato nelle prossime settimane, potrebbe essere la spia del calo della copertura immunitaria (da infezione pregressa o da vaccinazione) in anziani e fragili con il trascorrere del tempo. Intanto la somministrazione delle quarte dosi (secondo richiamo) è in caduta libera da mesi, ha tassi di copertura molto bassi in particolare nelle Regioni del Sud e lascia scoperte 11,9 milioni di persone”.
CAMPAGNA VACCINALE IN STALLO – Continua intanto lo stallo della campagna vaccinale anti Covid, con circa 12 milioni di anziani e fragili senza la copertura della quarta dose, denuncia la Fondazione Gimbe.
Al 2 febbraio – indica il report – sono 6,77 milioni le persone di età superiore a 5 anni che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino, di cui: 6,35 milioni attualmente vaccinabili, pari all’11% della platea (dal 7,3% della Provincia Autonoma di Trento al 14,4% della Provincia Autonoma di Bolzano); 420milia temporaneamente protette in quanto guarite da Covid-19 da meno di 180 giorni, pari allo 0,7% della platea (dallo 0,4% della Puglia all’1,5% del Friuli Venezia-Giulia). La platea per il secondo richiamo (quarta dose), aggiornata al 17 settembre 2022, è di 19,1 milioni di persone: di queste, 11,9 milioni possono riceverlo subito, 1,3 milioni non sono eleggibili nell’immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni e 5,9 milioni l’hanno già ricevuto.
La platea per il terzo richiamo (quinta dose), aggiornata al 20 gennaio 2023, è di 3,1 milioni di persone: di queste, 2,5 milioni possono riceverlo subito, 200 mila non sono eleggibili nell’immediato in quanto guarite da meno di 180 giorni e 0,4 milioni l’hanno già ricevuto. Al 2 febbraio sono state somministrate 438.022 quinte dosi. Il tasso di copertura nazionale per le quinte dosi è del 13,9% con nette differenze regionali: dal 4,6% della Campania al 25,9% del Piemonte.