Sul fronte dei vaccini anti Covid, “l’Europa non fa una bella figura: la Gran Bretagna sta già vaccinando, e se la grande Europa arriva dopo un Paese che non è più in Europa allora qualcosa no va. Noi stiamo arrivano da europei da ‘buoni ultimi'”. Lo ha sottolineato il presidente del Veneto Luca Zaia oggi nel corso del punto stampa in cui ha stigmatizzato “non si capisce perché dobbiamo aspettare l’autorizzazione dell’Ema dopo che i vaccini sono stati certificati dalla Fda americana, il più grande ente autorizzativo a livello internazionale: c’è una possibilità che l’Ema possa dire di no ai vaccini che stanno già utilizzando in mezzo mondo?”, si è chiesto polemicamente il governatore del Veneto.
“Il Veneto è pronto per la campagna vaccinale – ha proseguito Zaia -, considerando che ci troveremo con il Covid e il virus influenzale, nello stesso periodo. L’azienda Zero del Veneto ha già comprato i refrigeratori per garantire la catena del freddo a meno 80 gradi per il vaccino Pfizer”.
E Zaia ha annunciato che “ovviamente sarà una campagna vaccinale volontaria, ma ci sarà la necessità sociale di essere vaccinati: il vaccino diventerà un ‘passaporto sanitario’: ci sono già compagnie aeree che già dicono che i non vaccinati non potranno salire sugli aerei”. Quindi il governatore del Veneto ha spiegato che “finiremo di vaccinare a fine estate 2021”.
Oggi un terzo dei ricoverati negli ospedali del Veneto è dato dai pazienti Covid, sono oltre 3.000 compresi i 340 ricoverati nelle terapie intensive”, ha sottolineato Zaia spiegando che “questo è un dato completo: i ricoverati in ospedale crescono e ciò dipende anche dal ritardo della curva del contagio da Covid in Veneto rispetto ad altre regioni dove questa seconda ondata è iniziata prima come in Lombardia, Piemonte, Liguria, Toscana”.
Il presidente della Regione quindi è tornato a lanciare l’allarme: “Se continuano gli assembramenti arriveranno altri pazienti negli ospedali e la pressione nei nostri ospedali è già alta”. Così il governatore del Veneto ha annunciato che “nei prossimi giorni presenteremo un piano per la quinta fase sanitaria del Covid: speriamo resti solo una ipotesi teorica, ma, in ogni caso, presenteremo il nostro paino per un ‘assetto di guerra totale'”.
“Dal governo al momento non abbiamo nessuna novità – ha sottolineato il governatore del Veneto -. Leggiamo che sembra esserci un dibattito interno al governo su quali aperture permettere. Siamo in attesa quindi di un testo su cui poter lavorare prima che venga varato il nuovo Dpcm, abbiamo ancora poco meno di 36 ore di tempo”.
“La base del nuovo Dpcm parte da quella che è la zona gialla, con le sue restrizioni. E al momento non abbiamo altre novità, nelle prossime ore cercheremo di capire quali notizie ci saranno, prima di tutto, ovviamente, viene sempre la salute, poi chi si sacrifica deve essere ristorato”, ha spiegato Zaia.