Crisanti: “Cashback? Operazione andava legata a Immuni” 

“Di soldi se ne stanno spendendo tanti in Italia. E secondo me si poteva fare di più” in chiave anti Covid. “Per esempio, perché non si è pensato di legare l’operazione Cashback all’uso anche dell’App Immuni, per incentivare l’adesione degli italiani?”. A chiederselo è il virologo Andrea Crisanti, che all’Adnkronos Salute spiega la sua idea su come si poteva usare come leva l’intervento promosso dallo Stato, che prevede una restituzione del 10% delle spese fatte in negozi fisici con carte di credito, bancomat, e prepagate. 

“Scaricando l’App che serve per attivare e accedere ai rimborsi Cashback, i cittadini dovevano essere indirizzati a scaricare anche Immuni, con un vincolo: se cancelli l’App” nata per rendere automatico il contact tracing in caso di positività a Sars-CoV-2, “allora non sei più elegibile al rimborso di Cashback. Mi sembra un’idea sensata e semplice, non ci vuole certo del genio per concepirla”, osserva il docente di Microbiologia all’università di Padova e direttore del Laboratorio di Microbiologia e virologia dell’Azienda ospedaliera di Padova.  

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