Nuovo Dpcm e approvazione notturna del decreto di Natale con stringenti norme anti covid sugli spostamenti nel mirino della Conferenza delle Regioni, dopo le singole proteste dei governatori. “La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome – si legge in un documento visionato dall’Adnkronos – esprime stupore e rammarico per il metodo seguito dal Governo che ha approvato, nella serata di ieri, il decreto legge 2 dicembre 2020 n.158, in assenza di un preventivo confronto con le regioni”.
“Tale metodo – si spiega ancora nel documento delle regioni – contrasta con lo spirito di leale collaborazione, sempre perseguito nel corso dell’emergenza, considerato peraltro che la scelta poteva essere anticipata anche nel corso del confronto preventivo svolto solo 48 ore prima”.
“Il mancato confronto interistituzionale non ha consentito l’individuazione delle soluzioni più idonee per contemperare le misure di contenimento del virus e il contesto di relazioni familiari e sociali tipiche delle festività natalizie”.
“La conferenza delle Regioni e delle Province autonome – continua il documento – prende atto delle scelte operate con l’adozione del citato decreto-legge che, intervenendo con forti limitazioni agli spostamenti e alle relazioni sociali nel periodo dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021, rende di fatto pleonastico il pronunciamento su parti essenziali del Dpcm”.
“Si evidenzia, infine, che non si fa riferimento alcuno a norme sui ristori economici delle attività che subiscono limitazioni e/o chiusure, più volte richieste dalle Regioni e dalla Province autonome”.