“La legge di Bilancio per l’anno 2021, che sta per approdare in Parlamento, contiene alcune misure importanti per il settore dell’editoria e ben venga il loro rafforzamento nel corso dell’iter parlamentare con il contributo dei gruppi. Credo che la strada del confronto sia sempre la via maestra per il perseguimento degli interessi generali”. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Andrea Martella, raggiunto telefonicamente risponde così all’Adnkronos in merito alle sollecitazioni della Fieg al governo sugli interventi a sostegno dell’editoria.
“Sappiamo che la crisi dell’editoria viene da lontano e che il Covid ha aggravato la situazione. E’ bene però ricordare anche quanto il governo ha fatto nel corso di questi ultimi 14 mesi mettendo in campo politiche per tutta la filiera e risorse finanziarie”, sottolinea il sottosegretario all’Editoria ricordando alcuni di questi interventi: “Con la scorsa legge di bilancio abbiamo stanziato 370 milioni di euro fino al 2027 per i prepensionamenti di giornalisti e poligrafici e complessivamente 109 mln per il 2020 per la filiera editoriale. Poi è arrivata la pandemia e abbiamo affrontato l’emergenza stanziando 125 milioni nei vari decreti emergenziali che si sono succeduti, sottoforma di crediti di imposta per gli investimenti pubblicitari, per i servizi digitali, la tax credit per le edicole oltre che una serie di misure che hanno garantito l’accesso alla cassa Covid coperta dallo Stato”.
“La legge di bilancio per il 2021 -rimarca Martella- consolida questi impegni per l’ammontare di 100 mln di euro, di cui 25 milioni per sostenere gli abbonamento cartacei e digitali sottoforma di voucher alle famiglie con basso reddito. Infine abbiamo cercato di accompagnare il settore nel suo processo di trasformazione: il Parlamento sta per recepire la direttiva europea sul copyright che consente di avere regole per assicurare agli editori la giusta remunerazione per l’utilizzo di contenuti in rete e la giusta remunerazione per il lavoro giornalistico e il diritto di autore”.
Un impegno che, dice Martella, non è solo legato alla fase emergenziale: “Come ho già avuto modo di dire in Parlamento, prevediamo l’accesso alle risorse del Recovery Plan a favore dell’editoria con l’idea di predisporre un programma di interventi e investimenti per la trasformazione tecnologica e digitale della filiera, il turn over generazionale e le professionalità sul digitale. Insieme al sostegno alla domanda attraverso forme di incentivi per gli abbonamenti. Ed inoltre, solo per citare alcune cose fatte, abbiamo anche mantenuto il sistema di contributi diretti al sistema editoriale di prossimità, ovvero testate locali e diocesane”.
“Questi sono alcuni degli interventi fatti e in molte occasioni abbiamo riaffermato come la libertà e il pluralismo del’informazione siano un perno della democrazia. Quindi -conclude Martella- ben venga il confronto parlamentare per rafforzare gli interventi nella legge di bilancio e per sostenere un settore strategico per il suo valore economico e occupazionale”.