Si chiama ‘More’, MarineOffshore Renewable Energy Lab, il centro ricerche per le energie dal mare, realizzato realizzato da Politecnico di Torino ed Eni e inaugurato oggi dal ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, dalla presidente e dall’ad di Eni, Lucia Calvosa e Claudio Descalzi, e dal rettore del Politecnico Guido Saracco. Il laboratorio, che concretizza ulteriormente la collaborazione tra il Politecnico di Torino ed Eni, sancita a gennaio scorso con il rinnovo di un accordo di partnership, permetterà di ampliare il campo d’azione congiunta allo studio di tutte le fonti di energia marina, andando a investigare non solo il moto ondoso ma anche l’eolico e solare offshore, le correnti oceaniche e di marea e il gradiente salino.
Il More Lab ha sede al Politecnico, con l’impiego di infrastrutture di ricerca del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale e vede anche l’integrazione con le altre strutture Eni: il Marine Virtual Lab, presso il centro di supercalcolo Hpc5 a Ferrera Erbognone e l’area di test in mare aperto a Ravenna, dove si sta valutando la fase pre-prototipale del convertitore di moto ondoso Iswec (Inertial Sea Wave Energy Converter), il primo impianto al mondo di generazione elettrica ibrida e distribuita da moto ondoso e fotovoltaico; una tecnologia nata dai laboratori di ricerca del Politecnico e sviluppata dalla spin-off dell’Ateneo Wave for Energy, selezionata, ottimizzata ed industrializzata da Eni e in funzione da marzo 2019 nell’offshore di Ravenna.
Inoltre, il laboratorio farà rete anche con il sito di test del Politecnico a Pantelleria, dove altri aspetti della stessa tecnologia vengono testati in un ecosistema, quello isolano, che mira all’autonomia energetica e all’azzeramento dell’impatto paesaggistico. Saranno circa 50 i ricercatori coinvolti nella ricerca di More Lab, tra personale in ruolo e dottorandi/tesisti del Politecnico, con i quali Eni si interfaccerà, con proprie professionalità. Il Centro avrà a disposizione una vasca di prova navale e dei laboratori all’avanguardia per lo sviluppo e dry test dei prototipi e un centro di calcolo ad alte prestazioni. Il Laboratorio, inoltre, si avvarrà di una cattedra specifica sull’ ‘Energia dal Mare’ che avrà l’obiettivo di formare ingegneri specializzati nella progettazione, realizzazione e utilizzo delle nuove tecnologie che saranno sviluppate proprio nel laboratorio.
“L’impegno di Eni nello sviluppo di tecnologie che avranno un ruolo chiave nel processo di decarbonizzazione diventa sempre più concreto grazie al lavoro di ricerca condotto insieme al Politecnico di Torino nei More Lab che ci permetterà di ottimizzare le tecnologie per renderle sempre più efficienti, competitive ed accelerare il processo di industrializzazione delle energie marine”, ha spiegato l’ad Claudio Descalzi mentre il rettore del Politecnico, Guido Saracco ha evidenziato come “in un settore come quello dell’energia rinnovabile e della sostenibilità, lo sviluppo di soluzioni innovative e realizzate in stretta collaborazione con il mondo industriale è quanto mai centrale per il nostro ateneo”
“I laboratori e i progetti di ricerca e innovazione sviluppati con Eni nei More Lab saranno cruciali nei prossimi anni per contribuire in modo significativo a trovare soluzioni per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e riduzione delle emissioni che l’Europa si è data”, ha concluso Saracco.
“Una delle grandi sfide del nostro Paese è la transizione energetica e il tema delle energie rinnovabili, un tema sul quale l’Eni sta diventando un grande player. È fondamentale che la transizione energetica non sia fatta solo di specialismi ma di approccio e di visione che devono costituire i paradigmi alla base delle azioni da mettere in campo nel settore. La formazione delle competenze e le attività di ricerca che nascono da collaborazioni come questa, tra mondo delle imprese e mondo universitario e della ricerca, vanno proprio in questa direzione”, ha concluso il ministro dell’Università Gaetano Manfredi.