(Adnkronos/Cinematografo.it) – Da ‘Sapore di mare, che hai sulla pelle, che hai sulle labbra’ a ‘Sotto il sole, sotto il sole di Riccione, di Riccione quasi quasi mi pento e non ci penso più’, il passo è breve. Anche se Enrico Vanzina “mai avrebbe pensato nella vita di rimettersi nello stesso territorio” fatto di bagni e salsedine, di amori e amicizie, ci è tornato ben trentasette anni dopo, grazie a Netflix (dall’1 luglio in streaming), con Mediaset, e Lucky Red, partendo questa volta dalla canzone dei The Giornalisti ‘Sotto il sole di Riccione’ e senza il suo amato fratello, che aveva diretto l’intramontabile ‘Sapore di mare’.
“Carlo se ne è andato due anni fa. Questo film è un omaggio a mio fratello ed è la cosa più bella che potessi fare. E’ una commedia romantica e sentimentale, bella così come lo è la vita, nella quale ho parteggiato per i sentimenti”, racconta Enrico Vanzina che per dare un “tocco contemporaneo” , più legato all’attuale generazione (“sporcando un po’ i dialoghi”) ha scritto la sceneggiatura insieme a Caterina Salvadori e Ciro Zecca e ha fatto dirigere questa storia agli YouNuts!, registi classe 1986 noti nell’industria musicale per le collaborazioni con alcuni dei più importanti cantanti italiani come Jovanotti, Salmo, Gianna Nannini e molti altri, qui al loro esordio nel lungometraggio.
Sulle spiagge della riviera romagnola un cast di tanti giovanissimi che alle loro spalle non hanno sentito come “opprimente” il paragone con quel film di culto: Cristiano Caccamo, Davide Calgaro, Matteo Oscar Giuggioli, Ludovica Martino, Saul Nanni, Fotinì Peluso, Claudia Tranchese e Lorenzo Zurzolo (star di Baby). Ma anche alcuni della vecchia guardia ovvero Andrea Roncato, Isabella Ferrari (che omaggia la sua Selvaggia di Sapore di mare: “Non un film che ho fatto, ma il film che ha fatto cambiare il corso della mia vita per sempre”) e Luca Ward.
Dal primo luglio su Netflix potremo così rivivere quell’atmosfera di vacanza al mare con un po’ di nostalgia verso gli anni ottanta. “Cominciai con la serie tv I ragazzi della terza C e tutt’ora sono molto attaccato a raccontare le storie degli adolescenti. Gli YouNuts! hanno questo gusto vintage per gli anni ottanta e ci siamo trovati davvero bene”, dice Enrico Vanzina. E i due registi commentano: “Siamo cresciuti guardando i suoi film. Ci ha dato tanti consigli sulla regia. Anche la musica è stata fondamentale perché ci ha permesso di aggiungere emozioni alle scene”. Una colonna sonora che ha grande importanza nella storia e che raggiunge l’apice con il grande concerto in cui sul palco Tommaso Paradiso, l’ex frontman TheGiornalisti, canta ‘Fine dell’estate’.
Le storie degli adolescenti sono comunque universali. Cambia qualcosa dall’estate degli anni sessanta nella Versilia di Sapore di mare a quella a Riccione sulla riviera romagnola? “Da romano sono sempre più andato in vacanza sul lato del Tirreno- risponde Vanzina- Ho conosciuto Riccione molto tardi grazie a Lucio Dalla che mi portò a mangiare in un famoso ristorante lì. Capii cosa significava la Romagna: sono riusciti a mantenere viva la parte antica insieme a uno skyline stile Miami. Il Tirreno invece è rimasto più tradizionale”. Amori, rimpianti, crisi, tradimenti e gelosie, rimangono quelli di sempre, qualcosa però è cambiato. “I giovani di oggi si autoflagellano troppo. Devono pensare invece che tutto è possibile, così come lo era negli anni ottanta”. E infine conclude: “L’ho fatto pensando sempre a Carlo e credo che ne sarebbe orgoglioso”.