“Ricordo ancora l’emozione che provai quando dieci anni fa nacque Fondazione Bracco. Sostenuti da tanti amici, davamo vita a una nuova istituzione che affonda le proprie radici nel patrimonio dei valori maturati nella lunga storia della nostra Famiglia e della nostra Azienda: l’etica della responsabilità, il senso del dovere, la ricerca della qualità e dell’eccellenza, l’impegno per l’innovazione continua, l’attenzione verso la persona, lo stretto legame con le comunità”. E’ la presidente e amministratore delegato del Gruppo Bracco, Diana Bracco, a scriverlo nella sua Postfazione – pubblicata oggi da “Il Sole 24 Ore” – al libro ideato da Fondazione Bracco per celebrare i primi dieci anni di attività “10 voci per 10 anni. Parole che lasciano il segno” (edito da Il Sole 24 Ore”.
La presidente Bracco sottolinea che si tratta di “Valori fondamentali, che con mia sorella Gemma, Vicepresidente della Fondazione, vogliamo trasmettere alle nuove generazioni. Valori ai quali ci siamo sempre ispirati, nella convinzione che rappresentino la miglior garanzia anche per riuscire a superare i momenti difficili, come ad esempio quello che stiamo vivendo adesso con la pandemia del Covid”.
“Il Gruppo Bracco, del resto, -scrive ancora Diana Bracco nella Postfazione al libro- ha davvero la filantropia nel suo Dna. Mio padre Fulvio, protagonista illuminato e visionario dell’industria del dopoguerra, credeva fortemente nel “prendersi cura” e nel rapporto “virtuoso” tra impresa, territorio e ambiente. Esule istriano, sentiva anche una profonda esigenza di “restituzione”, di ridare cioè alle comunità una parte di ciò che la sua impresa aveva creato. Già nel Dopoguerra, Fulvio Bracco varò ad esempio delle borse di studio intitolate a sua madre “Nina Salata” che sono un po’ le “antenate” dei nostri progetti per i giovani”.
“Tagliando il traguardo dei 10 anni, possiamo affermare con orgoglio che Fondazione Bracco ha centrato gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Abbiamo generato -ricorda Diana Bracco- tanti progetti che hanno prodotto risultati positivi e concreti, certificati peraltro dagli strumenti di valutazione di impatto sociale di cui ci siamo dotati. Le tre macro-aree di cui ci occupiamo, combinando saperi, discipline, prospettive, sono scienza, cultura e progetti sociali”. “Sempre con una particolare attenzione all’universo femminile e ai giovani, ai quali abbiamo dedicato “Diventerò”, uno specifico progetto pluriennale di formazione e inserimento lavorativo che a oggi ha già assegnato oltre mille tra premi di laurea, borse di studio e dottorati di ricerca” si legge ancora nella Postfazione di Diana Bracco
Fondazione Bracco nasce dal patrimonio di valori maturati nei 90 anni di storia del Gruppo Bracco, con l’intento di creare e diffondere espressioni della cultura, dell’arte e della scienza quali mezzi per migliorare la qualità della vita e la coesione sociale. Il libro “10 voci per 10 anni. Parole che lasciano il segno” è stato curato da Nicoletta Polla-Mattiot e Cecilia Soldano e ha le illustrazioni di di Irene Ghillani e il progetto grafico è curato da Fabrizia Monticelli.
Gli interventi che si susseguono a identificare le dieci parole selezionate dalla Fondazione Bracco sono di Massimo Cacciari (Pensiero), Riccardo Chailly (Musica), Cristina Messa (Conoscenza), Frédéric Olivieri (Talento), Don Paolo Steffano (Solidarietà), #100esperte STEM (Donna), Ersilia Vaudo Scarpetta (Scienza), Gianvito Vilé (Sostenibilità), Rossella Vodret (Cultura), Annalisa Zanni (Arte). Il libro è edito da Il Sole 24 Ore.