“Non dimentichiamo che la questione del debito per un Paese come l’Italia esiste”. Lo ha detto Paolo Gentiloni collegandosi con ‘Futura 2020’. “Noi possiamo fare tutte le discussioni, ma che l’Italia abbia un alto livello di debito non può essere cancellato. Dobbiamo evitare il rischio che questa crisi porti conseguenze negative sul piano finanziario, tutti avremo un alto livello di debito”, ha sottolineato il commissario Ue.
“E’ ovvio che dobbiamo rivedere le nostre regole ma non significa immaginare che questa questione possa essere cancellata. Dobbiamo responsabilmente affrontare nel medio e lungo periodo questo tema guardando al futuro”, ha aggiunto Gentiloni.
“Il mio lavoro adesso è quello di far partire Next generation Eu, servono le ratifiche dei Parlamenti, piani nazionali coerenti e orientati al futuro. Poi lavoro, con proposte nei primi mesi dell’anno prossimo, alla revisione delle regole del patto di stabilità, questo lavoro va ripreso. Terzo, bisogna consentire di avere risorse proprie, con web tax e tassazione alle frontiere sul carbone, che consentano di ripagare il debito comune con risorse comuni, perché questo consentirà di dire che sarà un successo quello che abbiamo fatto”, ha spiegato poi il commissario Ue.
Per il successo di Nex generation Eu “è essenziale in che modo si possono avere le modifiche istituzionali e gli organi che consentano una attuazione di questi progetti e un assorbimento delle risorse collegate, altrimenti si corre il rischio che questa enorme quantità di risorse si riesca ad assorbire. E poi la qualità dei Piani”, ha detto ancora Gentiloni.
“Il problema è puntare al futuro, non pensare di difendere quello che c’era ma” puntare alla “trasformazione con la transizione ambiente e digitale e con la qualità dell’inclusione sociale -ha sottolineato il commissario Ue-. Se il mondo del lavoro e quello dell’impresa spingono verso il futuro e non solo verso le misure di emergenza penso facciano fino in fondo la loro parte”.
Per Gentiloni, “bisogna dare al dialogo sociale l’importanza che merita. Bisogna tenerne conto” e “il protagonismo delle parti sociali e del mondo del lavoro è una condizione indispensabile”.