Durante l’estate è ancora più importante fare attenzione ai cibi che consumiamo poiché il rischio di contrarre infezioni alimentari è sempre dietro l’angolo. Andiamo a vedere quali sono i più pericolosi e quali comportamenti sia consigliato adottare.
Indice dei contenuti
Infezioni alimentari, in estate aumenta il rischio
Le infezioni alimentari, ovviamente, si possono contrarre nel corso di tutte le stagioni ed è opportuno prestare la dovuta attenzione in qualunque periodo dell’anno. Ciò che spesso trascuriamo, però, è il fatto che questo pericolo aumenta a causa delle alte temperature estive, che favoriscono la proliferazione di batteri, virus e altri agenti patogeni.
Alcune infezioni possono causare semplici disturbi di breve durata, mentre altre possono richiedere un intervento medico immediato. Per evitare di contrarre la malattia proprio durante le vacanze, è importante avere conoscenze specifiche per non rovinare i propri momenti di relax.
Quali sono le più comuni e quali cibi sono pericolosi
Le infezioni alimentari più comuni da evitare durante l’estate sono solitamente causate da batteri come la salmonella, la Listeria, il Campylobacter, l’Escherichia coli e i Clostridi. A questi si aggiungono le infezioni virali come l’epatite A e le parassitosi.
Alcuni alimenti richiedono particolare attenzione, come carni crude o poco cotte, soprattutto pollame bianco, frutti di mare, latte crudo e formaggi non pastorizzati. Anche vegetali contaminati da liquami possono rappresentare un pericolo.
La salmonella, ad esempio, è spesso associata all’ingestione di uova crude. Questo batterio può infettare l’ovaio delle galline prima che l’uovo venga deposto, e può essere presente sia sulla superficie che all’interno dell’uovo. Per evitare il rischio di infezione, è sufficiente pastorizzare le uova.
Quali azioni sono consigliate
L’OMS ha stilato un vademecum composto da cinque regole base per allontanare il pericolo di contrarre infezioni alimentari.
- Mantenere le superfici e le mani pulite: è importante igienizzare utensili, tavoli e tutto ciò con cui entrano in contatto gli alimenti, in modo da evitare il passaggio di patogeni nel cibo. Inoltre, lavare sempre bene le mani prima di cucinare o toccare qualsiasi cosa destinata al consumo.
- Separare gli alimenti crudi da quelli cotti: i cibi crudi possono contenere microrganismi che potrebbero contaminare gli alimenti cotti. È consigliabile tenere separati carne, pollame e pesce crudo dagli altri alimenti. Inoltre, non riutilizzare coltelli, taglieri e utensili usati per cibi crudi su alimenti cotti, e conservare tutti gli alimenti in contenitori sigillati.
- Cucinare bene il cibo: in particolare, è fondamentale cuocere a dovere carne, pollame, pesce, molluschi e uova, assicurandosi che la carne sia ben cotta e non rosa all’interno. La cottura, infatti, eliminare la maggior parte dei microrganismi presenti.
- Conservare i cibi alle giuste temperature: i microrganismi si moltiplicano rapidamente negli alimenti a temperatura ambiente. Tuttavia, la loro crescita è rallentata o interrotta a temperature inferiori ai 5°C o superiori ai 65°C. È quindi importante conservare gli alimenti deperibili in frigorifero a una temperatura inferiore ai 4-5°C. È anche consigliabile mettere gli alimenti deperibili nel frigorifero entro due ore dall’acquisto o dalla preparazione, e se ancora caldi, farli raffreddare a temperatura ambiente per non più di due ore prima di riporli in frigorifero.
- Utilizzare acqua e ingredienti sicuri: l’acqua e il ghiaccio possono trasportare numerosi microrganismi, perciò è fondamentale utilizzare solo acqua potabile. Inoltre, è importante lavare sempre frutta e verdura, soprattutto se consumate crude. Evitare di consumare latte non pastorizzato e prodotti derivati da esso. Non utilizzare mai alimenti oltre la loro data di scadenza.
Si deve dunque prestare attenzione e seguire queste cinque regole, in questo modo è possibile evitare l’insorgenza di infezioni alimentari durante l’estate.
Leggi anche: Mangiare cibi fritti può causare ansia e depressione: lo studio