di Antonio AtteLa diatriba tra Davide Casaleggio e il Movimento 5 Stelle rischia di sfociare in una sorta di ‘guerra dei Roses’ a colpi di carte bollate. E anche se il fondatore di Rousseau ha smentito di aver pronunciato la frase “li porto tutti in tribunale” (attribuitagli dai retroscena giornalistici), il livello dello scontro rimane alto. Se la frattura tra l’Associazione che gestisce la piattaforma web grillina e il Movimento non dovesse ricomporsi, sono in tanti a scommettere in una lunga battaglia legale che potrebbe riguardare anche la paternità del simbolo.
Ma chi, allo stato attuale, può dirsi proprietario del logo pentastellato? In una intervista all’Adnkronos Giancarlo Cancelleri, membro del Comitato di Garanzia M5S, afferma: “Se non ricordo male il simbolo è di Beppe Grillo. L’ha depositato lui, appartiene al Garante. Credo che Grillo abbia depositato anche un logo Movimento 5 Stelle ‘in bianco’ senza alcuna dicitura…”.
In effetti, il 26 settembre del 2012, il comico depositò presso l’Ufficio brevetti e marchi del Mise un logo con la scritta ‘MoVimento’ accompagnato dalle famose 5 Stelle, senza ulteriori scritte al suo interno. Un dettaglio che potrebbe rivelarsi fondamentale in caso di ‘guerre stellari’. Nel 2009 Grillo aveva provveduto a depositare la versione del logo con la dicitura ‘beppegrillo.it’, che ha rappresentato per anni il simbolo ufficiale del M5S: nel 2013, per esempio, i pentastellati si presentarono alle politiche proprio con quel vessillo. Nel giro di qualche anno però il nome di Grillo sparisce dal simbolo.
E’ il 18 novembre 2015 quando nel database dell’Ufficio dei marchi europeo (Euipo) fa la sua apparizione il simbolo M5S con la dicitura ‘movimento5stelle.it’ al posto di ‘beppegrillo.it’: il proprietario risulta essere l’Associazione Movimento 5 Stelle con sede a Genova, fondata nel 2012 da Grillo e presieduta da quest’ultimo. Dopo 3 anni (gennaio 2018), in vista delle elezioni politiche il M5S cambia di nuovo logo: la scritta ‘ilblogdellestelle.it’ sostituisce quella vecchia.
Titolare del marchio è la nuova Associazione Movimento 5 Stelle, con sede a Roma in Via Nomentana, presso lo studio legale Ciannavei, e fondata alcuni mesi prima da Casaleggio e Luigi Di Maio. “Alla denominazione del ‘MoVimento 5 Stelle’ potrà essere abbinato il simbolo, di proprietà dell’omonima associazione ‘MoVimento 5 Stelle’ con sede in Genova, concesso in uso dalla medesima”, si legge nello statuto dell’Associazione 2017 che disciplina il rapporto osmotico del ‘partito’ con Rousseau.
Come è scritto nero su bianco anche nell’ultimo bilancio dell’Associazione di Grillo (che ancora sopravvive), il logo in questione – quello con la dicitura movimento5stelle.it, per intenderci – “è stato dato in uso gratuito all’Associazione Rousseau” di Casaleggio. Nello stesso rendiconto risultano proventi straordinari per 1.421 euro che “riguardano l’accollo e il pagamento di debiti pregressi da parte dell’Associazione Rousseau”.
Attualmente, di fatto, è già in corso a Genova una battaglia legale per l’uso del simbolo M5S: “Il processo per la revindica dell’uso esclusivo del nome e del simbolo si trova attualmente in fase d’appello, con udienza fissata al 29 ottobre 2020”, ricorda l’avvocato degli ‘espulsi’ grillini, Lorenzo Borrè. Il procedimento, spiega, “è stato promosso dal Curatore speciale del M5S del 2009 nei confronti della omonima miniassociazione fondata da Grillo e altre due persone nel dicembre 2012 e del partito fondato da Di Maio e Casaleggio jr”.