Mose non attivo e a Venezia torna l’acqua alta che sta invadendo il centro storico della città, dato che non era previsto l’innalzamento delle barriere mobili alle tre bocche di porto della laguna. “Sono al Centro Maree per seguire l’evolversi della situazione: il prossimo picco massimo di 145 centimetri è alle 16.40, a causa del rinforzo anomalo del vento. Il sistema Mose non è attivo”, ha infatti spiegato in un tweet il sindaco Luigi Brugnaro, dopo che nel primo pomeriggio aveva annunciato sul social le previsioni in peggioramento sul livello d’acqua alta in città.
“Il Mose è in preallarme. Speriamo di farlo alzare entro la mezzanotte, in vista del picco previsto per domani mattina a 1,20 cm di punta massima di alta marea”, ha poi spiegato il primo cittadino dalla sala operativa del Centro Maree. “Purtroppo , le previsioni erano di 1,20 cm ed invece il vento di scirocco si è rinforzato in mare proveniente dalla Croazia – spiega – e il picco si è alzato anche a causa dell’apporto dei fiumi Piave e Tagliamento, ma per alzare il Mose ci vuole tempo”. Il primo cittadino di Venezia aggiunge: “dobbiamo essere po’ reattivi rispetto alle variazioni del tempo, bisogna registrare alcuni meccanismi, ma bisogna anche considerare che il Mose è ancora in una fase di prova e non è attivo al cento per cento- spiega- certo è che ancora una volta si dimostra che Venezia è il luogo più delicato del Veneto ed è per questo che da tempo chiedo poteri speciali per questa città “, conclude.
“SAN MARCO NON REGGE LA SALSEDINE” – “Purtroppo quanto sta avvenendo oggi pomeriggio dimostra che le previsioni non sono una certezza matematica ma rimangono appunto previsioni e la realtà può cambiare”. Il Procuratore della Basilica di San Marco Carlo Alberto Tesserin commenta “con amarezza” all’Adnkronos quanto sta avvenendo oggi pomeriggio, con l’acqua alta che inizialmente era prevista con un picco massimo di 1,25 cm ed invece a causa del rinforzo del vento di scirocco è salita a 1,45 cm. Con il picco previsto a 1,25 il Mose non è attivo, dato che la quota minima per l’attivazione è 130 cm.
“E lo stesso era avvenuto un anno fa, il 12 novembre del 2019, la previsione era stata di una massima di 1,50 cm è poi si è arrivati a 1,88 con il disastro totale- sottolinea Tesserin- in ogni caso anche i 1,30 cm per far alzare il Mose non vanno bene, la basilica di San Marco non regge a queste continue acque alte che portano salsedine che si ‘mangia’ la Basililica”.
“Bisogna modificare il limite per far alzare il Mose, ma anche a 1,15 non si risolve il problema per la Basilica: bisogna realizzare l’innalzamento di tutta piazza San Marco e deve essere approvato in tempi brevi il nostro progetto per la Barriera trasparente e temporanea di fronte alla basilica che abbiamo pronto da tempo, e prima che sia troppo tardi “, conclude.