Npl e recupero crediti, in primo semestre 1 debitore su 3 è dipendente 

Il debitore medio è un uomo (65%), tra i 35 ed i 54 anni (51%): un ritratto in linea con i risultati dello scorso anno. Aumenta invece la percentuale di debitori italiani sul totale (93% vs 89% del 2019). Analizzando gli...

Il debitore medio è un uomo (65%), tra i 35 ed i 54 anni (51%): un ritratto in linea con i risultati dello scorso anno. Aumenta invece la percentuale di debitori italiani sul totale (93% vs 89% del 2019). Analizzando gli aspetti legati all’attività lavorativa, circa il 60% degli insolventi risulta avere un’occupazione, includendo in questo segmento anche i pensionati (14%), in quanto percettori di un reddito aggredibile. All’interno del cluster dipendenti (33%), il 68% possiede un contratto a tempo indeterminato. Dal punto di vista reddituale i dipendenti risultano percettori di un reddito medio di 1.190 euro mentre il reddito da pensione si attesta mediamente intorno ai 1.020 euro. E’ quanto emerge dai dati contenuta nella settima edizione del DebtScreening che sviluppa un’analisi dei dati relativi ai soggetti debitori, basata su un campione di rintracci e ricerche anagrafico/patrimoniali a livello nazionale, svolte grazie alla collaborazione con i principali Istituti di credito, Utilities, Professionisti e Aziende. 

Quest’anno, il segmento analizzato è quello dei Non-Performing Loans. I dati, trattati in forma anonima, offrono una panoramica statistica delle posizioni creditizie Npl e tracciano il profilo indicativo del debitore persona fisica con riferimento al primo semestre 2020. 

Nella definizione della situazione patrimoniale dei debitori 2020, la presenza di immobili intestati ai soggetti è riscontrata nel 51% dei casi, un tasso maggiore rispetto al 2019 dove la presenza di immobili era del 46%. I proprietari di immobili, inoltre, risultano essere più presenti nelle Isole (57%), mentre il tasso più basso si registra al Nord-ovest (49%). 

Andando ad analizzare gli eventi negativi in capo ai soggetti debitori, vengono individuati protesti in circa il 10% dei casi, dato in calo rispetto al campione 2018 (17%). Il secondo evento negativo preso in considerazione è quello delle pregiudizievoli che si riscontrano nel 31% dei casi analizzati. Questo dato, se esaminato in correlazione al possesso di un immobile, fa registrare un 46% sul totale dei debitori proprietari. A livello territoriale la maggior incidenza di pregiudizievoli si riscontra al Nord-est (42%), mentre questa è più bassa nelle Isole (27%). 

L’ultimo focus è relativo alle posizioni Npl sulle quali si decide di procedere con un approfondimento investigativo, in ottica di pignoramento presso terzi, con il rintraccio dei conti correnti intestati al debitore. All’interno del sotto-campione analizzato il 75% risulta essere intestatario di un conto. L’analisi a livello territoriale registra una maggiore percentuale di presenza nelle Isole (82%), rispetto al Nord-ovest (70%). 

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