Il nuovo Dpcm è quasi pronto. Le indiscrezioni parlano di misure più forti in quelle Regioni, dove l’indice di contagio è maggiore e supera la soglia dell’1,5. ”Stiamo ragionando su un meccanismo differenziato, rapportato ai rischi di contagio e soprattutto di saturazione del sistema sanitario” conferma nella tarda serata di domenica il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini in diretta tv.
Nel ‘mirino’, raccontano fonti parlamentari della maggioranza, ci sarebbero Lombardia, Piemonte e Calabria, considerate dall’ultimo report settimanale dell’Iss Regioni a ‘rischio alto’ con, rispettivamente, un’indice Rt a 2,01 1,99 e 1,84, tanto da rientrare nel cosiddetto scenario 4. Uno scenario, che comprenderebbe anche zone, seppur con ‘rischio moderato, di Molise (Rt 2,01), Bolzano (Rt 1,92), Emilia Romagna (Rt 1,6) e Trento (Rt 1,56).
Inquadrate nello scenario 3 con rischio definito alto ci sarebbero poi Puglia (Rt 1,47), Sicilia (Rt 1,38) Toscana (Rt 1,19). Rientrano nello stesso scenario ma con rischio considerato moderato: Friuli Venezia Giulia (Rt 1,47), Umbria (1,45) Lazio (1,43) Marche (1,35) e Campania (1,29). Il governo sta lavorando no stop alla stesura definitiva del ‘pacchetto’, attesa per martedì sera e non più per domani, come previsto in un primo momento. Per ora circolano solo indiscrezioni, con un unico punto fermo: fermale la curva il più possibile attraverso interventi più forti nelle Regioni con maggiori contagi, prevedendo nel resto del Paese restrizioni più soft. Una strategia che scongiurerebbe per adesso un lockdowm totale.