“La terza ondata di Covid potrebbe essere intermedia rispetto alla prima, quanto a entità. A questo punto mi aspetto che potremo arrivare a 20-30mila casi al giorno, ma bisogna essere chiari: molto dipende da noi. Aperture, spostamenti, contatti e assembramenti alimentano la diffusione del virus, che invece dobbiamo contrastare in ogni modo”. Lo sottolinea all’Adnkronos Salute il virologo dell’Università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco.
Ma se arriviamo alla terza ondata con numeri ancora elevati di ricoveri in reparto e terapie intensive, la situazione potrebbe essere molto complicata, ammonisce l’esperto. “Ecco perché l’obiettivo è abbassare ancora la curva, sotto i 10mila casi al giorno. Se ci tenessimo intorno a 5mila potremmo stare più tranquilli”, conclude Pregliasco.